Gradisca, dinanzi al Cie sorgerà il “Punto migranti”

di Luigi Murciano
GRADISCA
La Fortezza non vuole essere ricordata solo come città del Cie, ma anche come modello di integrazione per i migranti. Due i progetti: la nascita di un Punto migranti e laboratori pèer inserire i richiedenti asilo politico.
Quest’ultimo progetto si chiama “Ricreare il tempo”: è una convenzione stipulata dalla giunta comunale con il Cisi (Consorzio isontino servizi integrati), l’Isis “Brignoli”, la Croce verde gradiscana e l’associazione “La que sabe” di Turriaco. Lo scopo del progetto è di offrire agli ospiti richiedenti asilo del Cara opportunità di socializzazione e di uscita dall’emarginazione, nonché strumenti e percorsi di apprendimento utili al loro futuro inserimento nel tessuto sociale e professionale locale.
Le azioni elaborate a questo scopo rispondono a più obiettivi: fornire possibilità di trasmissione e apprendimento di un sapere, anche come pre-requisito per l’avvio al lavoro, offrire momenti di socializzazione, stimolare l’apprendimento della lingua italiana, agire sulla popolazione autoctona a favore della riduzione di forme di rifiuto e pregiudizio, stimolare nella popolazione maschile del Cara comportamenti più rispettosi nei confronti delle donne e, fra queste ultime, la consapevolezza di essere in diritto ad essere considerate in modo più egualitario, valorizzare le differenze e le potenzialità creative, educare all’accoglienza.
Fra le azioni previste c’è la prosecuzione della collaborazione, già avviata da alcuni anni e unicum in Italia, per la cura del verde pubblico, con l’affiancamento di ospiti del Cara agli operai comunali. Previste anche l’organizzazione di visite guidate ai laboratori e alle serre del “Brignoli” e la valorizzazione degli spazi all’interno del Cara, con la realizzazione di laboratori di restauro mobili e tessile. I lavori realizzati verranno destinati ad allestire gli ambienti del Cara, in particolare modo quelli destinati ad accogliere nuclei familiari e minori.
Il progetto “Ricreare il tempo” gode di un finanziamento di 15 mila euro nell’ambito del programma immigrazione 2011 della Regione per attività finalizzate a realizzare interventi d’integrazione attraverso l’impiego costruttivo del tempo a disposizione, favorendo al contempo l’acquisizione di competenze che possano tornare utili in caso di permanenza nel nostro Paese.
Comune di Gradisca, Provincia e Caritas diocesana sono assieme invece per l’altro progetto, con il quale la giunta Tommasini si impegna a mettere a disposizione in comodato d’uso alcuni locali dell’ex scuola elementare di via Udine per la costituzione di un vero e proprio “Punto migranti” a due passi dallo centro di accoglienza dell’ex caserma Polonio.©RIPRODUZIONE RISERVATA
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