Gradisca d’Isonzo, la rinascita del centro commerciale Fortezza

Da vittima sacrificale a struttura che sta conoscendo una seconda giovinezza. Decisive la chiusura di Ipercoop e la realizzazione della nuova viabilità d’ingresso. Aperti nuovi negozi e servizi
Di Luigi Murciano
Bumbaca Gorizia 20_01_2017 Gradisca, centro commerciale La Fortezza © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 20_01_2017 Gradisca, centro commerciale La Fortezza © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GRADISCA. Da vittima sacrificale - della concorrenza e di alcuni “pastrocchi” urbanistici - a unico polo commerciale sopravvissuto sul territorio di Gradisca. È la nuova vita de “La Fortezza”, complesso commerciale che sta vivendo - al netto della crisi generalizzata - una seconda giovinezza lungo l'ex statale 305. Complice forse l'addio di Ipercoop, emigrato al parco commerciale Tiare Shopping - situazione che anziché un boomerang si è rivelata un discreto propulsore - ma anche la sospirata sanatoria ad alcune storture urbanistiche e viarie del decennio precedente, la Fortezza sta vivendo un discreto ritorno di clientela e vitalità. Ed anzi si è ampliato quanto ad offerta merceologica. A un lustro dall'approvazione della sanatoria che lo riguardava, il "piccolo centro commerciale" di via Udine è dunque finalmente accessibile in discreta - anche se non ancora perfetta secondo alcune segnalazioni - sicurezza. La notizia assume una certa rilevanza non soltanto per mere questioni di viabilità, come si diceva, ma anche perché, con l'addio dell'ipermercato Isonzo della Coop al Tiare di Villesse, quello sulla 305 è rimasto di fatto l'unico centro commerciale di discrete dimensioni a Gradisca. Non basta: grazie al riassetto viario si sono potuti e si potranno ancora attrarre nuovi imprenditori. Sanata la conditio sine qua non dell'accessibilità "La Fortezza" - il cui sviluppo era rimasto bloccato per anni perché le dimensioni del complesso superavano quelle consentite dalle leggi commerciali dell'epoca - potrà forse arrivare persino a raddoppiare la superficie di vendita. I lavori hanno portato a un generale ampliamento degli svincoli e la realizzazione di nuove corsie di accelerazione e decelerazione. La viabilità in questi anni è stata un vero e proprio non-sense, dal momento che sia lo svincolo che la segnaletica a terra in prossimità del centro commerciale costringevano l'automobilista ad accedervi solamente dalla corsia del traffico proveniente dalla direttrice Udine, mentre in uscita un automobilista disciplinato doveva obbligatoriamente prendere la direzione Sagrado-Monfalcone. La particolarità è che questi lavori, secondo gli accordi di programma, non sono stati a carico del Comune, ma dei privati. Il piano del commercio e successive delibere hanno infatti stabilito che se i proprietari avessero provveduto a loro spese al rifacimento, il Comune avrebbe provveduto al via libera sino ad altri, ulteriori 2.500 mq di vendita rispetto ai 2.500 iniziali. Gli imprenditori interessati dalla sanatoria sono stati una mezza dozzina più le proprietà delle società Incos e Hipo Alpe Adria titolare delle concessioni in leasing. Attualmente nel polo commerciale esistono un supermercato, una pasticceria, uno spaccio carni, una catena di frutta, un'edicola cartoleria, una profumeria, un negozio di prodotti per la casa, un caffè pasticceria, una pizzeria, un bar con sala biliardi, un salone da parrucchiera, una scuola ballo, negozi di arredamento, abbigliamento e prodotti per gli animali. Rimane vuota ancora un'importante ala, fra cui porzioni destinate all'artigianato e a un risto-pub che non ha mai visto la luce.

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