Gradisca, gli Stati generali per riscattare il commercio

Proposta del presidente provinciale della categoria per stilare con negozianti, esercenti, ristoratori e amminstratori pubblici una lista della cose da fare
Di Luigio Murciano

GRADISCA. Potremmo chiamarli, con un po' di fantasia, gli "Stati generali" del commercio gradiscano. Un tavolo congiunto nel quale riunire gli operatori del settore emporiale, i ristoratori, gli esercenti e le associazioni di categoria. L'obbiettivo? Dare una scossa, o meglio una "riscossa", alla cittadina della Fortezza e alla sua vocazione emporiale, turistica e ricettiva. L'appello viene da Confcommercio, che entra con decisione nel dibattito sullo stato di salute del commercio a Gradisca d'Isonzo. La crisi, la concorrenza con Tiare Shopping e la grande distribuzione, la pedonalizzazione del centro storico con i suoi pregi e i suoi limiti. Le nuove aperture come segno di speranza che bilancia le serrande che si sono abbassate, il centro commerciale naturale che mette in sinergia le attività del salotto cittadino e non solo. E ancora la specializzazione, la qualità delle proposte e chi più ne ha più ne metta.

Sono tanti gli spunti di riflessione su un tessuto commerciale che sta tenendo botta secondo alcuni, e che secondo la percezione di altri è invece gravemente malato. E così Confcommercio lancia un appello. «Ritroviamoci, operatori, amministratori e associazioni di categoria. E stiliamo una lista di cose da fare», è l'appello di una nota, sottoscritta dal presidente provinciale Gianluca Madriz, e intitolata eloquentemente "La Gradisca che verrà: Confcommercio alla riscossa". Il "la", la scintilla che ha (ri)acceso il motore è stato dato probabilmente dalla partecipazione alla serata organizzata dal Cisv sul tema "Come cambio la mia città se faccio la spesa sotto casa". Un momento di riflessione e incontro di svariati attori, dagli amministratori comunali, agli imprenditori, non solo di Gradisca d'Isonzo, ma anche di Gorizia e Cormons, e ai cittadini che hanno presentato esigenze, punti di vista e abitudini.

«L'obiettivo comune deve essere tutelare la vita nei nostri centri storici, promuovere la socializzazione e l'incontro tra cittadini, mantenere sicura la propria città. Confcommercio mandamentale di Gradisca d'Isonzo - spiega il referente locale Giovanni Bressan - ha percepito chiaramente i messaggi arrivati da più parti, richieste di intervento e vere e proprie necessità soprattutto dal mondo imprenditoriale». Dal canto suo a livello provinciale, forte del suo ruolo riconosciuto non solo a livello locale ma anche nazionale, Confcommercio persegue un rinnovamento in primis all'interno della propria struttura, sostiene con forza le realtà imprenditoriali locali dando supporto ai centri commerciali naturali e alle amministrazioni locali per il tramite anche dell'ufficio Urbanistica di Confcommercio nazionale che si occupa di rigenerazione territoriale e riqualificazione dei centri storici. «Vogliamo lanciare un messaggio forte e infondere un po' di ottimismo sulle potenzialità della Fortezza - spiega Gianluca Madriz -. Gli obiettivi sono quelli di analizzare i punti di forza che la città offre, e con estrema umiltà mettersi in discussione in primis e colmare eventuali debolezze». Secondo l'associazione di categoria «È necessario redigere una lista delle cose da fare e le relative priorità promuovendo un tavolo di lavoro aperto a tutti i portatori di interesse locali, in grado di analizzare la situazione, i problemi da risolvere, le cause e i possibili rimedi, coinvolgendo in modo più organico e costante le conoscenze e i servizi di cui Confcommercio dispone. Crediamo che la sfida passi attraverso il cambiamento e il rinnovamento, fondamentale in tutto il percorso sarà la formazione e l'informazione: per tutti noi suona di nuovo la campanella, torniamo sui banchi di scuola».

Secondo Lucio Vittor di VisualStudio, esperto d marketing territoriale «Serve un percorso di rivitalizzazione del tessuto commerciale e del rinnovamento del centro storico denotato da tre parole chiave: conoscenza, condivisione e aggregazione. La vicinanza di Tiare non deve essere concorrenza ma opportunità. Gradisca deve essere un contenitore, un valore aggiunto ed essere capace di intercettare i visitatori del parco commerciale».

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