Gradisca, il Comune vuole il campo di San Valeriano

Decisione a sorpresa dell’amministrazione di partecipare all’asta Obiettivo: valorizzare un punto di aggregazione simbolo di borgo Basiol
Di Luigi Murciano
Bumbaca Gorizia 25.08.2012 Gradisca tornei San Valeriano - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 25.08.2012 Gradisca tornei San Valeriano - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GRADISCA. Il Comune di Gradisca entra - a sorpresa - nella "partita" per l'acquisizione del campo sportivo di San Valeriano. E parteciperà, dunque, all'asta immobiliare del Tribunale di Gorizia per il suo acquisto. A sancirlo è stato il consiglio comunale dell'altra sera, che ha approvato (con un solo voto contrario) un atto di indirizzo che impegna la giunta comunale e il sindaco Linda Tomasinsig a intraprendere "ogni azione necessaria alla partecipazione alla procedura di vendita" dell'immobile, classificandola come "iniziativa di pubblica utilità" e ad iscrivere l'area - in caso di acquisizione - "nel bene pubblico comunale indisponibile", con finalità esclusivamente sportiva, ricreativa e dedicata al tempo libero. Come si ricorderà, l'impianto è da ormai oltre un lustro al centro del dibattito politico cittadino, visto il suo valore affettivo e sociale per la periferia gradiscana. Lo storico campo sportivo di borgo Basiol, proprietà dell'Itala San Marco srl - la società che aveva raggiunto i professionisti del calcio e che oggi è posta in liquidazione - è un simbolo per il rione: da allora è, assieme agli spazi parrocchiali, l'unico punto di aggregazione di un quartiere che altrimenti sarebbe stato un dormitorio. E vi sono cresciute generazioni di gradiscani. Il destino dell'area si è fatto piu' incerto nel 2010. Costretta dopo l'avventura fra i "pro" del pallone a mettere in vendita i propri beni - fra cui appunto il campo sportivo di San Valeriano - per fronteggiare le pratiche di liquidazione dei creditori, l'Itala San Marco srl (società che è solo progenitrice dell'odierna Ism Gradisca) per anni aveva proposto al Comune diverse soluzioni per poter monetizzare un proprio capitale. «Ma per diverse ragioni le richieste pervenute dalla proprietà, quali l'edificabilità dell'area, la perequazione o la permuta sono state soluzioni che gli amministratori passati e attuali hanno ritenuto impraticabili. L'edificabilità, in particolare, aveva incontrato la contrarietà dei residenti della zona e anche della politica, perchè avrebbe significato lo smembramento della funzione sociale che quella struttura ha avuto per mezzo secolo», ha ricordato il sindaco Linda Tomasinsig. Attualmente la proprietà del San Valeriano ha concesso il campo in comodato d'uso agli amatori calcio La Fortezza, che lo hanno rivitalizzato ma - comprensibilmente - vivono l'asta come una spada di Damocle sulla propria attività. Intanto infatti il bene è finito in un procedimento del Tribunale di Gorizia - ben sei le sedute andate deserte sinora - svalutandosi dai 406mila euro iniziali (stima dell'Agenzia del Territorio) ai 54mila euro attuali. È su questa cifra, ritenuta evidentemente ragionevole dalla giunta Tomasinsig, che si giocherà l'asta in programma a fine mese. «L'operazione dell'acquisto è oggi sostenibile finanziariamente dal Comune - ha spiegato il primo cittadino - e siamo convinti possa preservare nel lungo periodo la destinazione di quello spazio, evitando un suo depauperamento, una sua chiusura o operazioni di speculazione. Insomma, un'opportunità per tutta la collettività, da finalizzare non solo allo sport, che sia amatoriale o agonistico, ma anche all'aggregazione e agli eventi. In un certo senso - ha commentato Linda Tomasinsig - andremmo a restituirlo a quel quartiere e quelle persone del borgo Basiol che lo realizzarono tanti anni or sono, preservando la funzione sociale per cui era nato».

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