Gradisca, indagine di mercato per la caserma Toti-Bergamas

GRADISCA. Un'indagine di mercato per dare un futuro alla caserma Toti-Bergamas.
Sarebbe questa la soluzione cui starebbe pensando il Demanio dello Stato nell'ottica di riqualificare la vasta ex area militare di via Papalina. Un vero e proprio "sondaggio" del mercato immobiliare, dunque, finalizzato a verificare se sussista un interesse privato a investire nella zona e, ovviamente, a quantificare l'eventuale proposta economica e la sostenibilità del progetto. Uno solo, ma significativo, il “paletto” che viene individuato: l'investitore dovrà attenersi alle indicazioni generali della variante al piano regolatore a suo tempo approvata dal Comune.
La possibile svolta è stata comunicata nei giorni scorsi dai vertici regionali del Demanio all'assessore comunale all'Urbanistica, Alessandro Pagotto. «Attraverso lo strumento dell'indagine di mercato lo Stato intende valutare la reale sussistenza di imprenditori disposti a investire sull'ex caserma e, di fatto, mettere alla prova l'appetibilità dell'area e della variante approvata dall'amministrazione. Non si tratterà di una vera e propria gara con un vincitore, ma comunque di una tappa importante per comprendere se la strada intrapresa da Comune e Demanio sia percorribile. La stessa variante relativa alla Toti è ancora suscettibile di qualche aggiustamento».
Attorno alla Toti Bergamas si gioca la partita più importante per lo sviluppo della Fortezza. Ma vent'anni di sostanziale immobilismo da parte dello Stato centrale hanno rallentato ogni tentativo di recupero del bene. Un basso indice di edificabilità (0.88), il 20% della volumetria generale dedicato all'edilizia popolare; 10mila metri quadrati destinati a servizi come strutture sportive e per il benessere; altrettanti da destinarsi ad area verde e orti sociali; un supermercato "di quartiere"; insediamento a basso impatto ambientale e costruzioni votate al risparmio energetico. Sono queste le principali caratteristiche di quella che viene ribattezzata Nuova Gradisca, o Gradisca 2, vale a dire la vasta area dell'ex caserma di via Papalina. Caratteristiche che sono contenute nella variante al piano regolatore – la numero 30 al Prgc - che era stata approvata a conclusione del Tommasini bis al fine di accelerare un recupero dei 52mila metri quadrati – praticamente la stessa superficie del centro storico - che costituiscono l’area dell'ex sito militare. Quasi un secondo centro cittadino, un'opportunità di sviluppo che Gradisca non puo' farsi sfuggire. La variante presenta per ora solo le linee guida che l'amministrazione gradiscana chiede siano rispettate. Serve un'intesa a tre fra Comune, Demanio ed eventuali investitori privati. Un'incognita è legata alla realizzazione della nuova caserma dei carabinieri all'interno dell'area dell'ex Toti Bergamas, come da prelazione risalente a ormai 20 anni orsono. La base operativa dei carabinieri si farà in via Papalina o altrove? E a spese di chi? Senza avere sciolto una volta per tutte questi nodi,il futuro rimarrà nebuloso. L'Arma, come si ricorderà, vantava infatti una sorta di diritto di prelazione sulla costruzione della nuova sede della Compagnia, visto che quella attuale di via Zorutti non è più adeguata. Realizzazione della nuova caserma che formalmente rientra ancora nell'operazione, spiega Pagotto: «Il vincolo della caserma carabinieri esiste, si tratta di comprendere a spese di chi essa debba essere realizzata in via Papalina: se a carico del privato o se lo Stato possa investire una somma in questo senso, rendendo meno oneroso l'impegno dell'eventuale investitore».
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