Gradisca, la Casa di riposo solo per non autosufficienti

GRADISCA. La Casa di riposo comunale "San Salvatore" di Gradisca d'Isonzo volta pagina. A cavallo fra la fine di quest'anno e l'inizio del prossimo avvierà il suo percorso di riconversione in struttura attrezzata esclusivamente per l'accoglienza di ospiti non autosufficienti della tipologia N3 e N2. Sarà una delle prime strutture della regione a farsi trovare pronta dalle nuove normative regionali di accoglienza degli anziani. E quel che più conforta, è che il passaggio sarà soft non soltanto dal punto di vista dell'utenza, ma anche da quello finanziario: la riconversione costerà alla comunità gradiscana "appena" 50mila euro, ovvero la somma strettamente necessaria per alcuni piccoli adeguamenti sui due piani della struttura di via della Campagnola: servizi igienici, corrimano, sistema di allerta del personale, illuminazione. I posti a disposizione rimarranno 32.
Nell'ambito del processo di riclassificazione è intendimento dell'Amministrazione comunale ottenere la classificazione di Residenza per anziani di primo livello con un nucleo di tipologia N2 al piano terra (7 posti letto) e un nucleo di tipologia N3 al primo piano (25 posti letto). Attualmente sono invece 10 per persone autosufficienti, 11 per utenti parzialmente autonome e altrettanti per ospiti non autosufficienti. Concetti che sono stati illustrati dal sindaco Linda Tomasinsig, dalla sua giunta e dalla responsabile dei servizi socio-assistenziali dottoressa Elisabetta Angalò all'assessore regionale alla Salute e all'Integrazione socio-sanitaria, Maria Sandra Telesca, nel corso di una breve visita alla "San Salvatore".
«Con l'assessore abbiamo convenuto che il piano di riconversione deciso dall'amministrazione è valido e sostenibile anche dal punto di vista economico - commenta la prima cittadina -. Siamo particolarmente soddisfatti anche perché i tempi tecnici per questo cambiamento dovrebbero rivelarsi contenuti, dato che abbiamo previsto da tempo e per tempo una posta ad hoc, così come contenuto sarà l'intervento a carico del Comune. Anche la gara d'appalto per la gestione è stata realizzata prevedendo la riconversione della struttura, per cui tutto è pronto per questo passaggio delicato. Mantenere la doppia destinazione - conferma Tomasinsig - non sarebbe stato semplice né dal punto di vista degli interventi strutturali né soprattutto sarebbe stato rispondente al tipo di utenza che fruisce del servizio, utilizzato soprattutto da cittadini pervenuti a condizioni di non autosfficienza». È una coop sociale bolognese l'azienda in pole position per la gestione della casa di riposo comunale "San Salvatore" di Gradisca d'Isonzo. A sancirlo è una determinazione comunale con cui sancisce la graduatoria della gara d'appalto per la gestione della struttura di via della Campagnola. La gara al momento è giunta all'aggiudicazione provvisoria del servizio e, in assenza di ricorsi, a dicembre l'aggiudicazione diverrà definitiva. In testa la coop sociale Dolce di Bologna. Erano in tutto sette le coop sociali ammesse al bando di gara per la conduzione della struttura. L'azienda felsinea precede in graduatoria la società Elleuno di Casale Monferrato (Alessandria) e la Ancora Servizi, sempre di Bologna. Al quarto posto lo storico gestore uscente, e unica azienda locale in lizza, l'Onda Nova di Grado. Una sola azienda non è stata ammessa invece in graduatoria, la Cm Service di Ivrea (Torino). Più staccate la Codess di Padova, che già gestisce i nidi mandamentali della Destra Isonzo, e l'Aurora Domus di Parma. La base d'asta dell'appalto ha un importo complessivo di poco più di 3 milioni di euro per cinque anni.
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