Gradisca, salvi i centri estivi niente tagli e tariffe invariate

GRADISCA. Le proposte per l’estate dei bambini gradiscani sono salve. Nessun “taglio” dovuto alla crisi e alle sempre maggiori contrazioni di risorse che riguardano gli enti pubblici. Anche per quest’anno i centri estivi promossi dall’amministrazione comunale della Fortezza risultano tutti confermati. E saranno a portata di portafogli: le tariffe anche per il 2018 rimangono infatti invariate, senza gravare ulteriormente – dunque – sulle tasche delle famiglie gradiscane.
Questi i centri estivi promossi dalla giunta guidata dal sindaco Linda Tomasinsig. Quello tradizionale si terrà alla materna di via Zucchelli: durerà 4 settimane (dal 2 al 27 luglio). L’orario è 7.45-15.45 con colazione, pranzo e merenda; ogni turno coinvolgerà al massimo 30 bambini (dai 3 agli 8 anni) residenti a Gradisca o frequentanti la scuola dell’infanzia o elementare. Il costo è di 51 euro a settimana (41 per coppie di fratelli), che diventano 173 in caso di frequenza per un mese (152 per fratelli). Per eventuali non residenti il costo settimanale è di 102 euro.
Confermato anche il centro estivo comunale alle piscine comunali di Gorizia dal 2 al 13 luglio. Attività dal lunedì al venerdì (8-16.30) con pranzo compreso per 30 posti (9-14 anni) residenti a Gradisca o iscritti alle classi terze, quarte e quinte delle medie. È previsto il trasporto con lo scuolabus. Tenuto conto dei prezzi applicati dalla piscina comunale di Gorizia pari a 48 euro a settimana a bambino, e di euro 29 a settimana a bambino per il servizio catering, il Comune ha ritenuto opportuno mantenere a carico dell’amministrazione comune il costo del pranzo presso le piscine, proponendolo a 26 euro.
Non è tutto, perché l’amministrazione comunale proporrà con tutta probabilità anche la conferma dell’offerta legata al sempre apprezzato centro vacanze “Vivi il Carso” al Parco Rurale Alture di Polazzo, le cui date definitive devono ancora essere decise. Lo stesso vale per il centro vacanze diurno.
L’esecutivo è riuscito nell’intento di congelare sui livelli degli anni precedenti i costi di tutte le tariffe a domanda individuale, ovvero quelle tariffe legate ai servizi essenziali quali casa di riposo, mensa e scuolabus, ludoteca, pasti a domicilio, e – per l’appunto – i centri estivi. Entrate per 1 milione e 200 mila euro, uscite per poco meno di 1 milione e 800 mila. E una copertura dei costi, da parte dell’amministrazione comunale, approdata al 70.75%. Tanto costa alla giunta Tomasinsig, secondo il bilancio previsionale, la gestione dei servizi a domanda individuale per il 2018. Le maggiori differenze tra entrate e spese sono costituite dalla casa di riposo (costa 877 mila euro, le rette ne garantiscono 619 mila: saldo –258.407 euro, copertura 70, 56%), dalle mense scolastiche (-104 mila euro – copertura 52,07%), dallo scuolabus (-58.959 euro – copertura 10,61%), dall’asilo nido (– 56.834 euro – copertura 87,31%) e dai centri estivi (-23 mila euro – copertura 23,33%). Per contro sono in attivo i parcometri (costano “appena” 2.500 euro, ne garantiscono 36 mila: +33.465) e dall’illuminazione votiva (+1.072).
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