Gradisca, scoperta mega-discarica abusiva

Sequestrata dal Noe un’area di 40mila metri quadrati dove erano stoccati materiali di scavi. Cinque persone denunciate

GRADISCA. Avevano violato ripetutamente le norme sul conferimento di rifiuti ricavati da scavi in cave e cantieri. Ammassando i materiali fino a creare, di fatto, tre discariche abusive. Cinque persone, legali rappresentanti e responsabili tecnici di un’impresa di scavi della Destra Isonzo, sono stati denunciati dai Carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Udine.

Nell’ambito di una mirata serie di controlli di carattere ambientale, militari del Noe, coordinati dalla Procura di Gorizia e dal Comando Gruppo Carabinieri Tutela Ambiente di Milano, a seguito di una intensa attività di indagine, hanno dato esecuzione nei giorni scorsi a sei decreti di perquisizione e sequestro, che hanno interessato, oltre all’Isontino, anche le province di Udine e Trieste, dove risiedevano i titolari della ditta.

I carabinieri hanno deferito - a vario titolo - gli amministratori della società oggetto di indagine, mettendo sotto sequestro diverse aree di proprietà della stessa società e hanno svolto le perquisizioni sia nelle sedi dove operava l’azienda, sia nelle abitazioni dei titolari, che sono stati iscritti nel registro degli indagati.

Nell’ambito dell’indagine sono state perquisite anche le case di dipendenti e collaboratori della società, allo stato delle indagini comunque non indagati.

I reati contestati sono quelli di gestione illecita di rifiuti derivanti da terre e rocce da scavo, realizzazione di una discarica abusiva di rifiuti della stessa natura e violazione dei vincoli ambientali paesaggistici.

A seguito degli esiti delle perquisizioni nelle sedi delle aziende, ma anche nelle abitazione delle persone coinvolte nell’inchiesta è stata posta sotto sequestro parecchia documentazione, giudicata utili ai fini delle indagini. Sequestrati anche supporti informatici che sono ora al vaglio della Polizia giudiziaria per gli accertamenti mirati a ricostruire il giro d’affari illecito dell’azienda, che opera prevalentemente nel territorio della provincia di Gorizia

Sono state individuate e poste sotto sequestro in totale tre aree di proprietà della ditta e tutto il materiale di risulta depositate all’interno delle improvvisate discariche, che si estendono su una superficie complessiva stimata in oltre 40mila metri quadri.

Il materiale sequestrato ha un valore stimato dagli inquirenti in 2 milioni di euro.

Non è la prima volta che, in materia di stoccaggio abusivo di rifiuti i carabinieri intervengono nel territorio provinciale. Nel maggio scorso, infatti, una azienda sita nel territorio comunale di Medea era finita nel mirino della magistratura. il suo titolare era stato oggetto di un avviso di garanzia a titolo probatorio: l'impresa aveva subìto il sequestro di un’area e di materiali del valore di ben 2 milioni di euro. L'operazione si era svolta nell'ambito di una mirata serie di controlli di carattere ambientale, finalizzati a verificare la regolarità delle autorizzazioni nell'ambito del settore del movimento terra.

A deciderla erano stati i Carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Udine - coadiuvati dal personale della Compagnia carabinieri di Gradisca, nonché dal prezioso apporto aereo dell'elicottero del 14° Elinucleo dei carabinieri di Treviso - al termine di una approfondita attività d'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Gorizia.

I carabinieri del Noe avevano accertato che il titolare - a partire dal 2013 - aveva illecitamente gestito ingenti quantità di rifiuti speciali (circa 10mila metri quadrati di terre e rocce da scavo), realizzando contestualmente una discarica abusiva e incorrendo altresì in violazioni di carattere paesaggistico e ambientale per gli stessi stoccaggi su un'area sottoposta a tutela.

Nel corso delle attività, erano state quindi sequestrate diverse aree parte del sito produttivo, in cui si trovavano depositati i rifiuti inerti provenienti dal processo di lavorazione nonché varia documentazione relativa alla loro gestione.

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