Gradisca, un nuovo Despar al posto delle Coop Operaie

GRADISCA. Nuova linfa per il commercio del centro di Gradisca. Tornano ad alzarsi oggi - dopo una chiusura di appena otto giorni - le serrande dell'ex supermercato di Coop Operaie di viale Trieste, nel complesso del condominio Postir. Il punto vendita aprirà sotto il marchio Despar e manterrà la sua superficie di 400 metri quadrati di vendita. Saranno assorbiti nella nuova gestione due dei quattro ex dipendenti di Coop Operaie: gli altri hanno optato per la cassa integrazione. Protagonista dell'operazione è una famiglia di imprenditori gradiscani: o meglio la società Brumat srl, che già gestisce con il marchio Eurospar uno storico e importante supermercato in via Papalina e che dal 1 luglio è effettivamente subentrata alla precedente gestione. La riapertura odierna sarà festeggiata con la clientela con un buffet no-stop. La filiale gradiscana delle Cooperative Operaie come noto non è scampata alla grave crisi finanziaria che ha colpito il colosso regionale. Dopo la procedura concordataria dello scorso autunno, il bando per l'acquisizione del punto vendita da parte di privati ha visto prevalere proprio l'offerta della società che fa capo alla famiglia Brumat. Famiglia che ha deciso di buon grado di tuffarsi in questa nuova avventura, “raddoppiando” la presenza del marchio Despar in città dopo quasi 50 anni di esperienza nel settore. Grazie al capostipite Bruno Brumat era nato infatti uno dei primi supermercati in assoluto della provincia, il Despar di via Garibaldi che nell'87, grazie al figlio Claudio, si è trasferito con successo in via Papalina diventando un punto Eurospar con la sua superficie di mille metri quadri con una ventina di dipendenti. Ora cresce il ruolo di una terza generazione, quella dei nipoti Giacomo e Giovanni. È proprio quest'ultimo a spiegarci le motivazioni alla base dell'importante investimento per giungere all'apertura dell'ex filiale di Coop operaie. «Ci è parso stimolante investire in un'attività a beneficio del centro storico che rischiava altrimenti di sparire – spiega Giovanni Brumat, amministratore della società -. Metteremo la nostra esperienza al servizio del rilancio di un punto vendita che puo' risultare comodo e strategico per molte persone. I primi riscontri dei cittadini alla notizia ci sono sembrati molto positivi». Nel centro storico gradiscano vivono circa 1.500 persone, ma nelle ore diurne, specie grazie agli uffici – si pensi anche alla vicina Posta o alla sede dell'Aci – la clientela potenzialmente puo' attestarsi su aspettative importanti. Anche l'amministrazione comunale, spiega Brumat, ha accolto con soddisfazione la notizia del breve stop intercorso fra la chiusura e la riapertura, e soprattutto il fatto che a investire siano stati imprenditori locali. «In questa prima fase vogliamo entrare in punta di piedi, anche perché il tempo per impostare il lavoro è stato brevissimo. È stata una corsa contro il tempo per limitare al minimo la chiusura fra una gestione e l'altra – racconta ancora Brumat -. Cercheremo di ampliare e migliorare l'offerta. Fra le prime novità sicuramente l'ampliamento degli orari di apertura: da subito quella del lunedi pomeriggio. Posso anche confermare l'apertura di una rosticceria e la collocazione di un forno. Vorremmo anche puntare sui prodotti tipici. Pure le prospettive offerte dalla collocazione nel nascente Centro commerciale naturale sono sicuramente interessanti, cercheremo di collaborare con gli altri soggetti del territorio».
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