Grado alla Soprintendenza: «Tre opzioni per gli alberi»

Il Comune offre per campo Patriarca Elia le piante di ulivi, ippocastani e cipressi Un braccio di ferro che dura da anni anche con bocciature per motivi di estetici
Di Antonio Boemo
Bonaventura Monfalcone-25.06.2016 Primo consiglio comunale-Grado-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-25.06.2016 Primo consiglio comunale-Grado-foto di Katia Bonaventura

GRADO. Il Comune di Grado torna alla carica con la Soprintendenza regionale. Questa volta non sui dehors, la questione riguarda gli alberi di campo Patriarca Elia. Da quasi due anni il grande campo dietro alla basilica, che si affaccia sull'ingresso della sacrestia e il giardino dell’asilo parrocchiale è privo di alberi. Dopo il taglio dei cinque pini, infatti, la Soprintendenza aveva negato la posa degli ulivi indicati dal Comune. Il motivo? Non sono idonei, stando alla Soprintendenza, a dimorare in quell’ampia area.

Tutto era iniziato dal fatto che le radici dei pini avevano sollevato il porfido, creando delle piccole dune sulle quali erano inciampate diverse persone. Qualcuno era addirittura finito in ospedale con tanto di ambulanza. Gli alberi non erano assolutamente stabili, viste le radici a raso lungo la pavimentazione, e così la drastica decisione del taglio che aveva sollevato la rivolta di tante persone (anche con proteste vivaci) anche durante il taglio.

Subito dopo il Comune avrebbe voluto posizionare dei grandi ulivi al posto dei pini tagliati, ma la Soprintendenza aveva negato l’autorizzazione non ritenendo queste piante idonee a quella piazza, pure se nello stesso campo Patriarca Elia ci sono già alcune splendide piante di ulivo. C’erano state anche qui vibrate proteste da parte del Comune contro la Soprintendenza, ma senza esito. Ma adesso, davanti a un valzer di incarichi, il parere potrebbe anche cambiare. E che i pareri, e il buon senso, dipendano spesso dall’interpretazione che danno le singole persone è un dato di fatto. Sta di fatto che da poco meno di due anni a questa parte al posto degli alberi in campo Patriarca Elia ci sono solamente delle grandi ciotole di fiori. Nel frattempo, come detto, sono cambiati gli interlocutori alla Soprintendenza e anche in Comune c’è una nuova amministrazione.

«Abbiamo instaurato - dice il consigliere delegato Sebastiano Marchesan - un rapporto costruttivo con la Soprintendenza e proprio per questo abbiamo predisposto tre rendering con la speranza che almeno uno di questi vada bene». Le tre proposte prevedono la posa di ulivi (anche sotto l’aspetto visivo paiono i più belli e indicati in quanto in sintonia con quelli già esistenti), ippocastani e cipressi. I responsabili comunali sperano proprio che una delle tre ipotesi sia di gradimento alla Soprintendenza. «Contiamo di avere una risposta ufficiale - dice ancora Marchesan - entro la fine dell’anno».

Sempre in tema di alberi c’è da rilevare che si va anche verso la sostituzione dei cipressi del cimitero di Valle Le Cove. Complessivamente ne saranno tagliati 25 oltre a 5 pioppi. I primi 6 cipressi e 4 pioppi alti all’incirca 15 metri sono secchi, a fine ciclo o stanno danneggiando le opere murarie all’interno del cimitero. Il riferimento è per la recinzione. Saranno altresì tagliati altri 19 cipressi e un pioppo, alti dai 15 ai 23 metri, anche questi a fine ciclo, che stanno provocando danni alle tombe considerato che si trovano quasi adiacenti alle stesse.

Nella risistemazione e distribuzione delle piante, per evitare che in futuro le stesse possano causare dei danni, è stato deciso che vengano messi a dimora 20 cupressus sempervirens “Torem” alti dai 3 ai 3,5 metri. L’appalto aggiudicato all’Azienda Agricola Vivai Olivo Toffoli di Azzano Decimo prevede inoltre la potatura di 12 cipressi alti da 12 a 18 metri. Il costo di tutta questa operazione ammonta a quasi 18 mila euro. Il Comune di Grado si occuperà inoltre di andare a prendere a Forni di Sopra due grandi abeti rossi alti 12 metri messi a disposizione da quel Comune montano. Si tratta dei due grandi abeti che saranno posizionati in città e addobbati per arricchire gli addobbi natalizi. Unica spesa a carico del Comune quella del trasporto che è stato affidato a una ditta locale.

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