Grado apre la corsa a sette mote e casoni

GRADO. Sono sette (una è già stata assegnata) le mote e i casoni che il Comune di Grado darà in concessione. È quanto prevede una delibera di indirizzo adottata con i poteri della giunta dal commissario straordinario Claudio Kovatsch. Avere in concessione una mota con il relativo casone è il sogno di tanti, anche se i costi di manutenzione annuali (a carico del concessionario) sono onerosi.
Nella laguna sono presenti circa 120 fra mote, casoni e valli da pesca date in concessione novennale dal Comune che ne è proprietario (le altre, davvero poche, anche di grandi dimensioni, sono di proprietà privata), ma capita ogni tanto che qualcuno rinunci o che vi siano delle terre emerse dove si possa creare una vera e propria mota con il proprio casone.
Ecco così che, dopo una scrupolosa verifica, l’Ufficio Patrimonio del Comune ha individuato al momento otto realtà da poter assegnare in concessione. Beni che si trovano a Punta Sdobba, all’isola di Anfora e a Marina di Macia. Ogni assegnatario ha in carico il recupero tecnico funzionale del bene che a scadenza concessione, a meno di rinnovi che di consuetudine si ripetono regolarmente, torneranno di esclusiva proprietà del Comune.
L’avviso di gara sarà emesso ai primi di gennaio. Poi tra quelli che avranno presentato la domanda, con priorità assoluta a favore dei pescatori di professione, sarà effettuato il sorteggio. Nella delibera commissariale è indicato che il Comune ha assegnato in concessione alla Pro Loco Grado, iscritta regolarmente all’associazione regionale delle Pro Loco, uno dei lotti liberi in località Punta Sdobba. Un tanto al fine di garantire lo svolgimento delle attività di promozione, didattiche e istituzionali nonché il controllo e la vigilanza all’interno del villaggio Punta Sdobba.
Per l’esattezza nella richiesta della Pro Loco è specificato che la stessa associazione si occuperà della ristrutturazione in economia dell’area concessa e del casone, che lo stesso sarà posto a disposizione del Comune per fini di rappresentanza e istituzionali, che sarà attuata attività di carattere didattico verso studenti e di promozione verso i turisti della laguna di Grado, nonché di altre attività individuate dal Comune.
Per quanto riguarda gli altri sette lotti è stato invece stabilito di emettere un avviso di gara al quale non potrà in ogni caso partecipare chi è già titolare di concessioni di “beni” comunali lagunari gravati da uso civico (mote, casoni, valli da pesca, anche parti o porzioni). Tra quelli che presenteranno la domanda sarà effettuato il cosiddetto sorteggio prioritario tra quelli che hanno licenza di pesca di mestiere “acque interne” di categoria A rilasciata dalla Provincia di Gorizia e iscritti nel Registro delle Imprese, ovvero licenza per la pesca di mestiere in “acque marittime” iscritti nel Registro delle Matricole aventi il Foglio di Ricognizione rilasciato dall’Autorità Marittima e iscritti nel Registro delle Imprese.
Attenzione, però, non è sufficiente essere iscritti. Il Comune di Grado, infatti, effettuerà specifici controlli per verificare l’effettivo svolgimento dell’attività esclusiva o prevalente di pesca.
@anboemo
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo