Grado, elicottero in azione in laguna per prelevare il generatore ad Anfora-Porto Buso
Il macchinario del peso di 500 chili è stato portato in fabbrica per eseguire delle riparazioni. È necessario per l’attivazione delle pompe del sistema fognario e del piccolo acquedotto

GRADO Qualsiasi intervento in laguna è particolarmente gravoso sotto l’aspetto economico, ma anche sotto il profilo della funzionalità operativa.
Bene che vada, è necessario il trasporto del materiale con le barche. Per materiali più ingombranti e pesanti si utilizzano talvolta le chiatte. In altri casi è necessario persino l’utilizzo dell’elicottero.
Ed è ciò che è servito l’altro giorno per trasportare da Anfora-Porto Buso alla terraferma il grande generatore da cinquecento chilogrammi, che dovrà essere riparato in fabbrica.
Si tratta di un generatore molto importante poiché permette di attivare le pompe dell’impianto fognario e quelle del piccolo acquedotto di Anfora-Porto Buso.
La riparazione del guasto al macchinario non si poteva effettuare sul posto, pertanto è stato necessario prelevarlo e trasportarlo con l’elicottero.
Ma non è il solo intervento che nelle ultime giornate è stato eseguito ad Anfora-Porto Buso, sempre molto frequentata, dagli utilizzatori dei numerosi casoni ma anche da tanti gradesi e diportisti che raggiungono l’isola lagunare per recarsi al ristorante “Ai Ciodi” di Anfora della famiglia Tognon.
Un flusso di persone evidentemente con importante frequenza durante la bella stagione ma, per quanto riguarda i locali, durante tutto l’anno.
Tra i vari interventi avvenuti nei giorni scorsi, il personale comunale ha risistemato ad esempio il quadro elettrico del locale pompe, ed è pure stata eseguita la manutenzione del pontile di attracco che in seguito alle mareggiate aveva perso diversi listelli della pavimentazione. Sono interventi, questi ma anche altri, che vengono effettuati anche da personale di ditte esterne.
La scorsa estate, inoltre, nella seconda metà del mese di agosto, s’era abbattuta sull’isola Anfora-Porto Buso una tromba d’aria che aveva sradicato diversi alberi, di cui uno finito sull’ex scuola, ora adibita ad “albergo diffuso”.
Grazie all’intervento tempestivo degli operai comunali e di un tree climber era stato possibile ripristinare rapidamente lo stato di messa in sicurezza dell’area. Quindi, con interventi successivi, portando sull’isola anche un cippatore della locale Protezione civile per macinare le ramaglie (riutilizzate in loco come pacciamatura per gli alberi e gli arbusti), era stato possibile anche eliminare la consistente catasta degli arbusti presente.
Nei prossimi giorni, inoltre, come ha spiegato l’assessore Sara Monferà, il Comune procederà ad ulteriori operazioni, in particolare per eseguire, avvalendosi di un tree climber, la potatura di alleggerimento e contenimento degli alberi.
Si tratta di interventi tutt’altro semplici, considerato che molte chiome incombono sui tetti dei casoni. Questo intervento sarà affidato alla ditta “L’albero di Davide Tramontini” di Monfalcone, e prevede una spesa di poco meno di cinquemila euro.
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