Grado, la rabbia di Zamparini "Causa al Comune se non rispetta i patti"
La crisi politica verificatasi al Comune di Grado potrebbe bloccare il progetto da 500 milioni per la City. L’imprenditore friulano Maurizio Zamparini (foto) è scoraggiato: "A questo punto è meglio il commissario che continuare con la beghe di paese"

L'ex sindaco di Grado Silvana Olivotto
GRADO
Al di là degli aspetti politici veri e propri la crisi in Comune blocca di fatto un gran numero di iniziative che interessano il futuro turistico gradese dei prossimi decenni. Polo Termale, variante alberghi e la cosiddetta “Zamparini City”, in particolare, che quasi certamente ha provocato la crisi in Comune. L’imprenditore friulano Maurizio Zamparini è scoraggiato, ma forse anche contento: «A questo punto è probabilmente meglio il commissario che continuare con la beghe di paese». Ed è evidente che se i patti sottoscritti non verranno rispettati l’imprenditore procederà con una causa plurimilionaria. Non ci sono cifre ma si sente parlare di una possibile richiesta di danni per almeno 50 milioni di euro.
«È da giugno dell’anno scorso – dice Zamparini – che abbiamo firmato la convenzione, è passato un anno. Senza contare che per contratto entro dicembre scorso il Comune avrebbe dovuto approvare la specifica variante. Il nostro progetto è avanzato e a questo punto, dopo aver già speso decine di milioni, abbiamo deciso di non fermarlo». Del resto, sottolinea ancora l’imprenditore, la legge e i diritti sono tutti dalla sua parte. Com’ è noto, attraverso la “Monte Mare Grado” all’interno della quale con il 10% c’è anche l’imprenditore gradese Adriano Bernardis, Zamparini ha intenzione di operare un maxi intervento di oltre 500 milioni di euro di investimento nell’arco di 10 anni. Avrebbe voluto già partire con le opere e invece è ancora fermo al palo.
«I contratti - aggiunge Zamparini - vanno rispettati da tutte due le parti e spero che il commissario li faccia rispettare». L’imprenditore friulano, ma in realtà è un gradese d’adozione avendo qui anche una valle da pesca, ricorda poi che in questo momento di crisi mondiale nessuno investe, lui lo sta facendo: «E qui, invece, siamo bloccati da beghe di paese; non ci siamo proprio. Bisogna che intervenga la Regione; che intervengano magari anche da Roma per evitare che queste cose non accadano».
«Io sono abituato a rispettare gli impegni - aggiunge Zamparini - e così devono farlo anche gli altri. Anche perché artigiani e commercianti gradesi sono d’accordo sull’iniziativa. Senza dimenticare che era stata trovata anche una soluzione per le case dei gradesi. Ritengo tutto questo una follia, rischiano di saltare tanti posti di lavoro».
Zamparini ha nel frattempo ottenuto dalla Regione la concessione del tratto libero della spiaggia principale, quello che dalla Sacca porta fino al Bosco. Si è aggiudicato questa concessione unitamente ad altri imprenditori locali. Oggi quell’arenile è in stato di degradato. «Stiamo predisponendo grandi interventi per il prossimo anno - sottolinea Zamparini -. Per questa stagione faremo una pulizia di massima, posizioneremo dei cartelli d’avviso affinché nessuno lasci la schifezza che c’è ora. Ma avvertiamo tutti: non facciamo nettezza urbana e quindi tutti devono comportarsi di conseguenza».
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