Grado, la sede della Dogana ritorna in mano al Comune

GRADO. Riconsegnata al Comune, che ne è proprietario, l’ex sede della Dogana di via dello Squero. Il Comune l’aveva concessa in comodato gratuito all’Agenzia delle Dogane di Gorizia per consentire il servizio doganale sul territorio.
Cessato il servizio, e il periodo previsto dal contratto di comodato gratuito, il Comune ha chiesto la restituzione del bene.
Si tratta di locali che occupano un’area di circa 100 metri quadri che ora potranno venir utilizzati dal Comune.
Alcuni giorni fa, alla presenza dell’assessore al Patrimonio, Gianni Di Mercurio, e di Caterina Viscomi, responsabile del Servizio Patrimonio del Comune, proprio negli ex uffici doganali il direttore dell’Ufficio dogane di Gorizia, Antonio Cantiani, ha riconsegnato al Comune l’ex sede distaccata.
Sulla futura destinazione di questi locali, che sono destinati ad uffici, ci sarebbero alcune soluzioni che riguardano lo spostamento di uffici comunali per renderli più facilmente accessibili ai cittadini, o la vendita dell’ex sede della dogana per riattare gli spazi di via Orseolo che negli ultimi anni hanno ospitato provvisoriamente la Biblioteca civica.
Non è escluso anche, nell’ex sede della dogana, lo spostamento di qualcuno degli uffici più frequentati dai cittadini, come l’ufficio tributi o l’anagrafe.
Del trasferimento di quest’ultimo ufficio se n’era già parlato tempo fa, quando lo si voleva spostare nell’ex scuola Leopardi, nella zona utilizzata come distaccamento dei Vigili del fuoco. Trovando, ovviamente, una nuova sede per i Vigili del fuoco.
Un’altra ipotesi potrebbe essere quella di ubicare nell’ex sede della dogana un ufficio informazioni, che però sarebbe troppo distante dal centro e in ogni caso troppo nascosto per chi giunge a Grado.
Se la giunta comunale deciderà, invece, di vendere la sede dell’ex dogana, il ricavato potrebbe essere utilizzato per collocare l’intero Ufficio turistico nella sede di via Orseolo, opportunamente ristrutturata.
Vendere la sede dell’ex dogana potrebbe fruttare circa 120mila euro. Quando si parla di ufficio informazioni c’è però da sottolineare che il servizio non può essere limitato solo alle due ore di apertura degli uffici al pubblico. Così proprio non serve.
Risolta la questione degli uffici dell’ex dogana, vi sono anche altri immobili di proprietà comunale che potrebbero essere recuperati.
La questione, però, è che l’Ufficio patrimonio è costituito da una sola persona, che non riesce a seguire tutto, mentre l’importanza e la mole di lavoro (compreso quello sulle ricerche storiche degli edifici) è veramente elevata.
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