Grado piange Medeot chef di eccellenza aprì il Tanit di Pineta

GRADO
Ha sempre voluto mantenere il massimo della riservatezza e così se ne è andato, in silenzio, senza disturbare alcuno, se non i familiari che da oltre un anno a questa parte sapevano della sua malattia.
Ieri mattina è deceduto all’ospedale di Monfalcone Matteo Medeot, di 80 anni, titolare con la moglie Linda Tognon dell’albergo-ristorante Tanit di Pineta.
La data dei funerali non si conosce ancora poiché è stato stabilito che sarà fatta l’autopsia in quanto lo scomparso era affetto da asbestosi causata dall’amianto che aveva assorbito presumibilmente durante il periodo lavorativo a bordo delle navi.
Se si dovesse usare un termine per definire Matteo Medeot come persona, il più appropriato sarebbe buono, nel vero senso della parola e molto vicino alla famiglia. Era un cuoco insuperabile, un maestro in cucina. Si era fatto sin da giovane anche navigando, poi con la moglie aveva preso la gestione del ristorante La Capannina di Aquileia che ha tenuto per poco meno di un decennio prima di decidere di rientrare a Grado per aprire, 46 anni fa, il Tanit in Pineta, quando il rione non era certamente affollato come oggi.
Il nome di Matteo Medeot era una garanzia e i clienti non sono mai mancati. Mangiare al Tanit significava godere di prelibatezze uniche preparate con maestria e con una scelta incredibile.
Inoltre il piccolo albergo realizzato all’interno di un rigoglioso piccolo parco ha sempre avuto clienti, persone in particolar modo che volevano abbinare il silenzio, la pace, il relax al buon mangiare. Da un po’ di anni a questa parte i coniugi avevano deciso di mantenere solo la parte ricettiva con la cucina a disposizione di chi vi alloggiava. Non era più, purtroppo per i palati fini, da anni un ristorante aperto a tutti.
Matteo Medeot lascia la moglie Linda, il figlio Manuel con Isai, Riccardo, Daniela e un gran numero di parenti e amici.—
AN. BO.
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