Grand Hotel Entourage è fallita la società che l’aveva in gestione

C’è il fallimento della società che gestiva l’albergo alla base dell’improvvisa chiusura del Grand Hotel Entourage di piazza Sant’Antonio a Gorizia. Che, però, non dovrebbe restare chiuso a lungo: potrebbe riaprire tramite esercizio provvisorio o attraverso nuovi gestori che la proprietà (la Crabo Srl) sembra pronta ad individuare in tempi piuttosto brevi.
Mancano ancora le voci dei diretti interessati, che continuano a restare chiusi nel più stretto riserbo, ma intanto emergono nuovi dettagli e le prime evidenze nella vicenda che ha sorpreso un po’ tutti in città. Il nome della ditta Ggcm Energetica In Finance D.o.o. – società slovena che ha sede a Sempeter Vrtojba ma che è attiva anche in Italia – compare infatti sul portale internet dei fallimenti del Tribunale di Gorizia, con la dichiarazione che ha avviato la procedura che reca la data del 10 dicembre scorso. Lo conferma anche il curatore fallimentare Luca Campestrini, al quale la pratica è stata affidata, che fa sapere anche che il fallimento in Italia della Ggcm fa seguito alla precedente dichiarazione di fallimento della stessa società in Slovenia, con decreto del Tribunale distrettuale di Nova Gorica del 10 luglio 2018. Un fallimento confermato in secondo grado presso la Corte d’Appello di Lubiana il 19 settembre.
Alla base del fallimento ci sarebbe il contenzioso tra la società che fino a qualche giorno fa gestiva il Grand Hotel Entourage e la proprietà, per questioni relative all’affitto e più in generale ai costi di gestione e manutenzione dell’antico edificio. Ma che ne sarà adesso del prestigioso albergo di piazza Sant’Antonio? Se da fonti vicine alla proprietà filtra un certo ottimismo sulla possibilità di riaprire la struttura in tempi relativamente brevi (anche se a questo punto difficilmente prima del 2019) e sarebbero stati presi contatti con possibili nuovi gestori, l’ufficio di curatela fa sapere di essere già riuscito, grazie alla collaborazione con il Tribunale, «ad entrare in possesso del compendio alberghiero», e che «attualmente è in fase di valutazione l’opzione di gestione della struttura attraverso lo strumento dell’esercizio provvisorio fallimentare, o la restituzione del bene alla proprietà dell’immobile, la Crabo Srl». —
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