Grande Gianni alle isole Brioni la tartaruga va in riabilitazione

POLA. Dopo aver trascorso circa un anno al Centro di recupero delle tartarughe marine di Verudella Grande Gianni, un magnifico esemplare maschio di Caretta caretta, è stato trasferito nella grande...

POLA. Dopo aver trascorso circa un anno al Centro di recupero delle tartarughe marine di Verudella Grande Gianni, un magnifico esemplare maschio di Caretta caretta, è stato trasferito nella grande vasca sulle Isole Brioni dove trascorrerà un periodo di riabilitazione.

Ancora non si sa quanto durerà il suo soggiorno forzato sull'isola, nella vasca di acqua marina con ricambio forzato, che lo preparerà a sfidare nuovamente il mare. Grande Gianni battezzato proprio così, era stato trovato in gravissime condizioni nei pressi dell'Isola di Lussino. Se non fosse intervenuto l'uomo avrebbe fatto una fine tristissima in seguito alle brutte ferite riportate alla testa e nella parte bassa del carapace, probabilmente nell'urto con qualche imbarcazione.

Inoltre non era in grado di cibarsi in maniera autonoma. Al momento della cattura Grande Gianni era lungo crica 70 centimetri. Si è fiduciosi ora che nella vasca, la tartaruga marina possa riabituarsi a fare tutto da sola, dopodichè sarà pronta a ritornare nel suo habitat naturale. Grazie alla disponibilità della direzione del Parco nazionale di Brioni, durante il viaggio in traghetto da Fasana all'isola, Grande Gianni era accompagnato da numerosi amanti degli animali, che seguono attentamente le vicende delle tartarughe marine. E la stampa non si fa pregare per riportare la notizia di qualche nuovo arrivo e del ritorno in libertà degli esmeplari curati. Il centro per la cura e la riabilitazione delle tartarughe “Aquarium”, fondato nel 2006, sorge vicino alla fortezza austroungarica di Verudella, nel comprensorio turistico di Pola. Qui esiste la cosiddetta stanza delle piscine dove le tartarughe vengono curate, e subito accanto troviamo l'aula didattica del centro dove sono custodite le fotografie la relativa documentazione di tutte le tartarughe finora salvate, da 10 a 15 all'anno. Le tartarughe che finiscono in cura presentano ferite dovute soprattutto all'urto con le imbarcazioni o perché finiscono impigliate nelle reti dei pescatori che le raccolgono facendo quindi intervenire gli attivisti di Verudella.

Qualche esemplare viene trovato sofferente di disturbi naturali, come quelli gastrointestinali che hanno colpito la giovanissima Severina, “dimessa” in tempi rapidi.Ogni tartaruga ha la sua bella storia e fa certamente grande tenerezza la grande cura e amore che ricevono dagli attivisti.Dal canto loro gli animali capiscono che presso il centro di Verudella inizia una nuova vita e con i festosi movimenti in acqua sembrano ringraziare per le grandi attenzioni ricevute. E spesso a far loro visita arrivano scolaresche di tutta la Croazia.

(p.r.)

Riproduzione riservata © Il Piccolo