Grande guerra, al Sacrario onore alla Brigata Sassari

Serracchiani: «Siamo qui per ricordare i Caduti, ma anche per rinsaldare i legami tra due Regioni autonome: giochiamo la partita comune della specialità»
Di Luca Perrino
Bumbaca Gorizia 09.05.2015 Redipuglia, centenario Brigata Sassari Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 09.05.2015 Redipuglia, centenario Brigata Sassari Fotografia di Pierluigi Bumbaca

FOGLIANO REDIPUGLIA. Non poteva non esserci il Sacrario di Redipuglia nel pellegrinaggio promosso nella nostra regione dalla Federazione delle associazioni sarde in Italia, per ricordare il centenario della Grande Guerra. Ieri mattina al monumento s’è tenuta una cerimonia alla quale, accanto agli ospiti dell’isola, erano presenti anche la presidente della giunta regionale, Debora Serrachiani, il sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi, il comandante militare dell’Esercito in Friuli Venezia Giulia, generale Alessandro Guarsico, e quello della Brigata Sassari, generale Arturo Nitti. Gli onori di casa sono stati fatti dal sindaco di Fogliano Redipuglia, Antonio Calligaris, mentre il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, è stato coinvolto nel caso dell’aeroporto di Fiumicino e anziché atterrare a Ronchi, è arrivato a Bolzano. Una corona d’alloro è stata deposta ai piedi della tomba del comandante della Terza Armata, con gli onori militari resi proprio da un reparto della Sassari. La Brigata Sassari fu costituita come reparto a reclutamento regionale nel 1915, al momento dell’ingresso dell’Italia nella Grande guerra. I fanti sardi combatterono sul Carso e sull’Altipiano di Asiago, dando ripetuta prova di valore. I caduti furono 2mila, con oltre 13mila tra dispersi, feriti e mutilati. A San Martino del Carso è stato eretto un cippo a ricordo del sacrificio degli uomini della Sassari nella Prima guerra mondiale. «Siamo qui per ricordare chi ha combattuto nella Grande guerra – ha detto Serracchiani – e per onorare i Caduti, che furono purtroppo tanti, senza dimenticare gli atti di eroismo. Ma ci siamo trovati anche per rinsaldare il forte legame tra due Regioni autonome, la Sardegna e il Friuli Venezia Giulia. Giochiamo una partita comune – ha proseguito - che è quella della specialità dell’autonomia, per essere indispensabili e governare bene nell’interesse del nostro Paese».

Per celebrare il centenario della Sassari, la Federazione presieduta da Serafina Mascia ha promosso una serie di manifestazioni in regione, dove i fanti sardi hanno combattuto nelle trincee del Carso, iniziate giovedì e che si concluderanno oggi a Trieste. Dopo la lettura di una preghiera da parte del cappellano militare del Sacrario, don Sigismondo Schiavone, il coro della Fasi ha intonato alcuni canti.

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