Grande guerra, ritorna l’albero “storto”

SAGRADO. Grande soddisfazione per il Gruppo speleologico carsico, di San Martino del Carso, per l'esito dell'incontro avuto con la direzione del museo di Timisoara, per il prestito dell'Albero Storto.
La reliquia, come accadde per l'Albero Isolato, dava il nome ad una famosa e temuta trincea austriaca, la trincea dell'Albero Storto, che venne tagliata dal campo di battaglia (come riportato nella piastra in ferro presente sul tronco dell'albero) di fronte a San Martino del Carso verso il Bosco Cappuccio.
L'albero, che fu portato a Timisoara, dal 61° reggimento fanteria KUK, dell'esercito austroungarico, nel luglio 1916, prima della caduta del fronte di San Martino del Carso, ritornerà a "casa" per una mostra nel maggio 2015, organizzata in collaborazione con l'associazione ungherese Meritum di Szeged.
Alcuni mesi fa il Gruppo speleo aveva raggiunto Timisoara per verificare le notizie sulla presenza della reliquia nel museo e in tale occasione aveva chiesto ufficialmente la possibilità di un prestito.
La grande notorietà e la stima di cui gode l'associazione di San Martino in terra magiara e in Romania, ha permesso di ottenere una risposta positiva alla richiesta del prestito. Si è poi provveduto alla richiesta delle autorizzazioni presso il Ministero della Cultura rumena e alla stesura dei contratti di prestito con l'associazione di volontari di San Martino del Carso.
«Adesso, dopo aver compiuto questo primo grande passo - fa presente il gruppo - come per l'Albero Isolato, cercheremo aiuto per far diventare anche questo rientro un evento storico non solo per il nostro piccolo paese e il territorio circostante, ma un'occasione per far conoscere a tutti la tragedia che qui ebbe luogo. L'importante è avere la certezza del rientro dell'albero, ritenendo si tratti un'iniziativa di grande rilievo per il centenario dell'inizio della Grande guerra. Per quanto riguarda l'Ungheria - viene aggiunto - la macchina organizzativa delle associazioni con cui da anni collaboriamo e abbiamo incontrato anche durante quest'ultimo viaggio, si è avviata per organizzare visite in occasione della mostra, come dei 'treni storici' che partiranno dall'Ungheria per raggiungere la nostra zona. L'importante per noi del piccolo museo di volontari è farlo vedere ai nostri ragazzi, agli studenti che da anni portiamo al museo e lungo le trincee del nostro territorio, affinché capiscano quello che il tronco rappresenta oggi a 100 anni dalla Grande guerra».
Durante il suo viaggio, l'associazione è riuscita ad assicurarsi anche il prestito di un altro prezioso e importante oggetto della Grande guerra, custodito presso un importante museo dell'Ungheria.
Anche in questo caso l'accordo di prestito verrà stipulato dalla associazione di San Martino con il museo magiaro e il Ministero dei Beni Culturali ungherese.
La reliquia sarà esposta nel museo della Grande guerra, di San Martino del Carso, accanto all'Albero Storto, dall'autunno prossimo: fino in giugno sarà esposta al Museo Mora Ferenc di Szeged, in Ungheria, in occasione di una grande mostra sulla Grande guerra, in cui saranno esposti anche molti oggetti del Museo di San Martino del Carso.
Durante il periodo della mostra si stanno progettando due grandi eventi che culmineranno con un grande spettacolo teatrale di livello nazionale, da rappresentare il giorno 29 giugno del 2016, in occasione dei cento anni dal primo attacco con i gas asfissianti sul fronte italiano del monte San Michele e a San Martino del Carso, in cui persero la vita oltre 6500 soldati italiani.
Edo Calligaris
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