Gratta e vinci rubati a Monfalcone: bottino da 50.000 euro
A distanza di 24 ore nel mirino la Nova Gisella e l’edicola di Panzano. Una testimone ha visto tre uomini col viso coperto

Tre colpi in due mesi, gli ultimi a distanza di 24 ore l’uno dall’altro. E un bottino complessivo, se la mano è la stessa – circostanza assai probabile –, di oltre 50.000 euro. Il sospetto è che a Monfalcone possa agire (finora indisturbato) un manipolo di ladri “specializzato” in furti di tabacchi e, soprattutto, Gratta e vinci. Lo scorso fine settimana, infatti, sono finiti nel mirino due esercizi in città, mentre a metà luglio la stessa sorte era toccata al Billy bar, cui era stata fracassata la vetrina ad Aris per prelevare 10.000 euro in tagliandi della fortuna e 300 euro in contanti dal fondo cassa.
Stavolta si tratta invece della Nova Gisella, alla periferia est, dove sono stati asportati i Gratta e vinci lasciati appesi alla consolle, decine e decine, e qualche pacchetto di sigarette per un valore stimato di 24.000 euro; e, a Panzano, dell’edicola di via Cosulich, teatro del danno più consistente, per presunti 36.000 euro. Si sono qui volatilizzati, oltre a un numero cospicuo di biglietti del popolare gioco a premi, anche un abbondante quantitativo di stecche, oggetto peraltro di recentissimo rifornimento. Una sfortuna nella sfortuna.
Pressoché analoghe le modalità di effrazione, nei due ultimi furti. I ladri sono infatti penetrati da un punto defilato e, una volta all’interno dei locali, hanno consumato in breve tempo la loro razzia. Un elemento investigativo più, riferito dai gestori cinesi, s’è invece riscontrato alla Nova Gisella, poiché il colpo ha avuto un’inconsapevole testimone, una donna che in via Valentinis, verso le 2.30 della notte tra venerdì e sabato scorsi, ha visto tre uomini col volto travisato introdursi nel bar, storico punto di riferimento della Bisiacaria per chi è solito consumare il cornetto all’alba.
A constatare l’ammanco, poi, è stato il titolare subentrato alla vecchia proprietà, che apre l’attività in genere molto presto ed è lì già dalle 4. Spariti tutti i tagliandi esposti e anche qualche pacchetto di “bionde”. Spiega una gentile signorina, sempre alla Nova Gisella, che ora c’è «timore che questi malviventi possano tornare», anche se il danno alla finestra posteriore, da cui i tre ladri sono penetrati, è stato già riparato. «Il terzetto – spiega la giovane – con una cesoia ha ritagliato una pesante grata di metallo che era stata affissa proprio allo scopo di evitare sgradevoli incursioni». E invece. Per i gestori cinesi si tratta della prima incursione, mentre la precedente titolare aveva avuto, ma in tanti anni, due o tre visite. Il furto, una “attività” senza tempo, che ciclicamente si ripropone.
Anche a Panzano grande dispiacere per l’accaduto di sabato notte. C’è poi la considerazione della facilità con cui i Gratta e vinci oggetto di furto circolino sottobanco, al pari delle sigarette sul mercato nero. «È molto difficile dimostrare che chi ha un tagliando oggetto di reato sia anche la persona che materialmente l’ha sottratto», spiega un esperto del settore. Inoltre il tagliando è riscosso dal portatore, chiunque sia: ladro o legittimo acquirente. Per questo colpi del genere non cessano. Ma se il numero di serie, dopo una denuncia, finisce nella banca dati dei Monopoli di Stato dove vengono pubblicati gli elenchi dei biglietti oggetto di furto, quei tagliandi possono essere annullati. E, perlomeno, il ladro resta a bocca asciutta. Parimenti, come si legge sul sito ufficiale del gioco, i pacchi di Gratta e Vinci rubati prima dell’arrivo nei negozi vengono invalidati: ciò significa che, «nel caso in cui dovessero risultare vincenti, il proprietario non potrebbe procedere con la riscossione».
Sui furti procede l’Arma dei carabinieri, cui si sono rivolti i derubati, sporgendo regolare denuncia. Indagini in corso. —
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