Grembiulini d’obbligo a Trieste: sprint delle famiglie e affari per i negozianti

In tanti si stanno muovendo una volta rientrati dalle ferie. Da settembre bisognerà indossarli negli asili comunali
Bimbi all'asilo con il grembiule
Bimbi all'asilo con il grembiule

TRIESTE Genitori a caccia di grembiulini per i figli, quando manca ormai poco al primo giorno dell’anno scolastico delle scuole dell’infanzia, che dal 12 settembre vedranno il ritorno dell’obbligo di insoddarli per tutti, nelle strutture comunali. Ogni istituto ha scelto un colore, alcune famiglie si sono già attrezzate con ordini multipli, a inizio estate, altre invece hanno aspettato il rientro dalle vacanze per pensarci.

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Un bambino in grembiule accompagnato a scuola nell'istituto Carlo Levi a Roma, 12 settembre 2011. ANSA / MASSIMO PERCOSSI


E i negozi della città si sono subito adeguati alla novità registrando ottimi affari, come da Il Monello. «Le vendite vanno alla grande – dicono – perché essendo obbligatorio tutti devono averlo e ne acquistano anche più di uno. Finora ne abbiamo ordinati oltre 2 mila e li stiamo riassortendo ancora. Non credevamo in un lavoro del genere. Abbiamo la convenzione con quasi tutti gli asili di Trieste e poi vendiamo anche a quelli che non sono riusciti a prenotare in anticipo. Noi – sottolineano dal negozio – li abbiamo fatti fare appositamente di tanti colori e quindi abbiamo potuto accontentare tutti. Abbiamo optato anche per diversi modelli, sia da maschio che da femmina, con ricami o senza». Un altro negozio molto gettonato dai genitori è Professione Mamma: «Li sto vendendo su ordinazione perché mi è più comodo – spiega la titolare –. I colori si trovano tutti, senza problemi, l’unica cosa è che le mamme richiedono il 100% cotone, più difficile da trovare e nettamente più caro. Al momento ne ho venduti 200 circa, che non sono tantissimi, ma si trovano ovunque e c’è stata una gara al ribasso da parte di altri commercianti che a me è interessata poco».

Nel “business” dei grembiulini entrano anche grandi magazzini, presenti in città e in alcuni centri commerciali. C’è chi si è affidato per tempo anche a internet, ma il prezzo non si discosta molto dal quello applicato dai negozi. Molte famiglie ne hanno comprati almeno un paio, per avere un ricambio nel corso dell’anno. Alcune si sono messe d’accordo appena usciti i colori, a inizio luglio, per acquisti di gruppo, anche per chi ha più di un figlio alla scuola dell’infanzia. I genitori comunque confermano che sono pronti ad adeguarsi alle nuove regole imposte dal Comune in tema, dopo aver controllato con attenzione i colori assegnati. Più difficile invece individuare la tonalità esatta, in qualche caso, tra chi richiede azzurro, celeste, verde acqua o verde chiaro. Poco importa se la sfumatura non sarà azzeccata, tutti però dovranno indossarlo regolarmente.

Tinte unite ma non solo, in alcuni istituti è previsto anche il grembiule a quadretti bianchi e rossi. L’unica scuola fuori dal coro è la Mille Colori, che invita i bambini a indossarne uno bianco, per personalizzarlo poi durante l’anno. Semplice anche la decisione della Primi Voli: basta che abbiano colori pastello, a piacere. L’elenco delle 29 strutture comunali, e delle relative scelte effettuate in tema di colore, è pubblicato dal 3 luglio sul sito triestescuolaonline.it. —


 

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