Grilli: «Esaudite tutte le richieste presentate»
La sfida culturale e gestionale si chiama “domiciliarità”. L’assessore al Welfare comunale, il dipiazzista Carlo Grilli, ne è convinto fautore: «Cerchiamo di fare in modo che gli anziani, in condizioni di disagio e di solitudine, possano vivere quanto più possibile nelle loro abitazioni. Questa tipologia di intervento sociale vuole essere un’alternativa alla casa di riposo. E’un approccio complesso, che richiede un notevole sforzo organizzativo». Nel 2018 sono stati 596 gli anziani assistiti a domicilio, il 15% in più rispetto al 2015: «Tutte le domande presentate sono state esaudite. Il personale svolge il lavoro con notevole professionalità. Le note ragioni demografiche ci spingono a un costante livello di attenzione nei confronti di un mondo in evoluzione come quello della terza età».
Invece, sul fronte della “non autosufficienza”, Grilli è in procinto di presentare il progetto della Fondazione “durante e dopo di noi”, soggetto pubblico-privato che avrà sede in via Mazzini e che avrà il compito di organizzare beni immobili per accrescere la qualità dell’assistenza.
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