Grotta dei colombi, niente “beach bar” ambientalisti in festa
POLA. Gli ambientalisti di Istria Verde e di altre associazioni hanno vinto la battaglia contro lo scempio ambientale che si prospettava alle Grotte dei colombi, chiamate così dal nome dei volatili di cui sono la casa e il rifugio. Per la precisione un ristoratore si era fatto assegnare dal municipio la concessione per poter aprire un beach bar e offrire cosi ristoro e refrigerio ai bagnanti sulla spiaggia selvaggia sottostante, ovviamente guadagnandoci sopra. Fortunatamente non se ne farà niente.
Infatti l'ufficio del sindaco Boris Mileti„ ha comunicato alla stampa di aver raggiunto l'accordo con il concessionario sullo scioglimento del relativo contratto e di aver avviato la procedura per l'ulteriore tutela della Baia di Musil nella quale si trovano le grotte in parola. Che il pericolo si stato sventato all'ultimo momento lo confermano gli effetti del grande lavoro già eseguito dalle ruspe su un terreno tappezzato dalla tipica vegetazione marina ora asportata. Il lavoro dei mezzi meccanici aveva immediatamente scatenato la reazione degli ambientalisti che sul posto hanno dato vita a diversi comizi di protesta. La più energica era stata Dušica Radoj›i„ presidente di Istria Verde rinfacciando al sindaco Mileti„ di aver consentito l'avvio dei lavori senza un documento valido. Inoltre aveva inoltrato al competente ispettorato un esposto nel quale si precisa che l'intervento delle ruspe non è stato preceduto da alcuna valutazione di impatto ambientale. Era intervenuto anche il presidente dell'Associazione nazionale per le fortificazioni Zlatko Devedzi„ che a sua volta aveva inviato una lettera all'indirizzo del ministero croato della Cultura in quanto le Grotte sono incluse nel patrimonio architettonico austro ungarico visto che si trovano vicino alle fortificazioni di Musil e Stoia.
Una terza associazione che aveva aderito alla protesta è quella per la salvaguardia delle Foche monache nell'Adriatico, considerato che il luogo è l'habitat naturale anche di questo mammifero marino. Inoltre su Facebook era nato il gruppo d'opinione “Grotte dei colombi” per la loro tutela ed era stata avviata una sottoscrizione di firme. C'è da credere che dopo tanta pressione, da Zagabria sia arrivata la raccomandazione a non intervenire sull'ambiente.
(p.r.)
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