Gruppo Vescovini interessato a rilevare lo stabilimento

La notizia ha iniziato a circolare ieri mattina. E con un’insistenza tale che è giunta pure alle orecchie del sindaco Ettore Romoli e dell’assessore provinciale al Welfare e al Lavoro Ilaria Cecot....
Bonaventura Monfalcone-05.09.2014 Dibattito pubblico sul rigassificatore-Kinemax-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-05.09.2014 Dibattito pubblico sul rigassificatore-Kinemax-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

La notizia ha iniziato a circolare ieri mattina. E con un’insistenza tale che è giunta pure alle orecchie del sindaco Ettore Romoli e dell’assessore provinciale al Welfare e al Lavoro Ilaria Cecot. Il gruppo Vescovini sarebbe interessato a garantire la continuità produttiva dello stabilimento Siap (gruppo Carraro) in via Brigata Casale, a Gorizia. Sì, questa potrebbe essere l’azione che permetterebbe di salvare, in una prima fase, dai 15 ai 20 posti di lavoro.

Ma come nasce questo interessamento? Il gruppo Vescovini, oltre a servire le prime aziende del settore automotive e heavy duty, è anche fornitore partner del gruppo Carraro per i sistemi di fissaggio e potrebbe trasferire nello stabilimento di Gorizia alcune lavorazioni del suo processo produttivo, «così come avvenuto in Carnia nel 2012, quando rilevò la fallita Viteria Carnica, salvando 15 posti di lavoro», si legge in una breve nota che contiene anche il pensiero di Vescovini.

«Il nostro gruppo - le sue parole - sta attraversando una fase espansiva incoraggiante e, a determinate condizioni, lo stabilimento Siap potrebbe essere interessante per sviluppare la nostra strategia di crescita. Ci è sempre piaciuta la politica dei piccoli passi, piccoli ma solidi: a Monfalcone nel 1996 lavoravano 180 persone, ora ne lavorano 450, a Tolmezzo nel 2012 abbiamo cominciato con 5 ragazzi, ora in poco più di tre anni abbiamo raggiunto quota 15. A Gorizia potremmo partire con 15-20 unità, con buone prospettive di crescita e siamo certi che potremo replicare anche a Gorizia il nostro modello industriale e organizzativo». Tutto ruota in quell’affermazione “a determinate condizioni” che dovrà essere valutata e tradotta in termini più chiari.

Raggiunto telefonicamente ieri, Vescovini ha confermato. «La Carraro è un azienda che conosco molto bene. Lavoreremo per concretizzare il progetto». (fra.fa.)

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