Guardie ecologiche, Fvg tra le regioni pilota

FOGLIANO. E’ stato il parco rurale delle “Alture di Polazzo” ad ospitare, nei giorni scorsi, un incontro nel corso del quale è stato presentato al pubblico il vasto ed importante lavoro svolto dal Congeav, il Corpo nazionale delle guardie ecologiche ambientali volontarie, realtà presente in otto regioni d’Italia e nel Friuli Venezia Giulia con particolare riguardo nella provincia di Pordenone.
Istruire i giovani, diffondere le informazioni e vigilare, in coordinamento con le forze dell'ordine, il territorio e ciò per contrastare il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti, soprattutto di quelli nocivi e pericolosi, salvaguardando la natura e migliorando la salute dei cittadini.
Questa l'attività messa in campo da un’organizzazione che, oltre a svolgere un lavoro socialmente molto utile, permette agli enti locali anche di risparmiare notevolmente le risorse.
Durante l’incontro è stato l’assessore regionale, Sara Vito, a mettere in luce come l’impegno dei volontari contribuisca a far capire che il territorio è un bene di tutti.
Ricordando come ci sia molta partecipazione nella società per le tematiche ambientali, l'assessore ha osservato che comunque tante cose possono essere migliorate per ottenere un paesaggio pulito che rappresenta un valore aggiunto per il territorio.
E sempre l’esponente politico regionale ha dimostrato l'interesse per l'iniziativa che riguarda l'istituzione di una scuola didattica per l'ambiente nel Friuli Venezia Giulia.
Quindi la vicepresidente della Provincia, Mara Cernic, si è soffermata in maniera dettagliata sull'attività educativa, e quindi preventiva delle guardie, ricordando che le poche risorse umane e finanziarie a disposizione costringono le Province a collaborare con esse.
Il vicecomandante nazionale del Congeav, Aldo Dinallo ha illustrato la variegata attività del Corpo, sottolineando come le guerdie siano alle dipendenze delle polizie municipali. «I Comuni del Friuli Venezia Giulia, nei quali siamo attivi – ha detto – hanno risparmiato in dieci anni quasi 500 mila euro, e quindi, non hanno dovuto alzare le tasse».
L'attività in coordinamento con le altre forze dell'ordine è stata presentata come encomiabile anche dal prefetto di Gorizia, Vittorio Zappalorto.
Luca Perrino
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