Guaschino: «Forse torno» E Ricci rischia la carica

A volte ritornano. Preceduti da insistenti “voci”. Che al Burlo hanno sentito bene, ma che non sono ancora registrate in alcun documento. In procinto di tornare a Trieste a dirigere la Ginecologia...
Silvano Trieste 15/06/2010 Prof. Secondo Guaschino, foto B
Silvano Trieste 15/06/2010 Prof. Secondo Guaschino, foto B

A volte ritornano. Preceduti da insistenti “voci”. Che al Burlo hanno sentito bene, ma che non sono ancora registrate in alcun documento. In procinto di tornare a Trieste a dirigere la Ginecologia del Burlo Garofolo, dopo essersene andato al Careggi di Firenze con spirito abbastanza polemico e critico, sarebbe Secondo Guaschino, che a Trieste per due mandati è stato anche preside di Medicina. «Possibile ma non certo il mio rientro» dice da Firenze Guaschino, che al Careggi è direttore della prima Ginecologia, mentre come docente universitario ha usufruito della legge Gelmini che consentiva, previo accordo fra atenei, di condividere un docente. Guaschino dunque parte insegna a Trieste dove dirige anche la scuola di specializzazione, a parte a Firenze. Suo intendimento era di ottenere una cattedra unica, a Firenze e non a Trieste. «Ma dopo due anni - dice il ginecologo - questo non è avvenuto, e sono francamente un po’ stanco, alla mia età, di fare il pendolare, senza poter vivere la vita di facoltà. Se la situazione non si sistema, me ne torno a casa».

Il Burlo conferma che qualora Guaschino comunicasse questa sua decisione avrebbe pieno e indiscusso diritto di riprendere il proprio posto a capo della Ginecologia di via dell’Istria. Con quale felicità del direttore che lo ha sostituito, per nomina universitaria, si può ben capire (e si lascia chiaramente intendere). A capo del reparto era andato infatti Giuseppe Ricci, fino ad allora responsabile della struttura che si occupa della fecondazione assistita. Ricci oggi è pienamente titolare del ruolo, ma potrebbe essergli sfilato.

Lezioni divise fra Firenze e Trieste a parte, Guaschino si conferma felicissimo di stare al Careggi: «Struttura molto nuova, efficiente, un’ottima équipe di collaboratori». Per il resto, accordi ancora da prendere. Coi rettori delle due Università, coi direttori generali dei due ospedali.

Ma se qualcuno afferma di voler tornare, qualcun altro ha già detto che se ne va. Si tratta in questo caso di un giovane ginecologo di punta, assunto a gennaio 2013 proveniente dal policlinico Gemelli di Roma: Francesco Fanfani, appena 40 anni ma un curriculum prestigioso, torna alla base, al Gemelli. Deluso per non aver acquisito un ruolo di carriera più alto in conformità alle sue ambizioni.

Ma al Burlo Fanfani rimane in aspettativa. E la direzione promette di non mollare la presa su quel camice in fuga, di poter convincere un giorno la Regione a trattenere il medico che considera così bravo. Il Burlo nel tempo ha già conosciuto “fughe” e non solo quella di Guaschino, perché altrove si erano create possibilità di lavoro considerate più interessanti. (g. z.)

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