Guida contromano in via Revoltella, viene inseguita e fermata: positiva all’alcoltest

La donna, una 63enne triestina, ha percorso un tratto di via Revoltella contromano, per poi riprendere nuovamente la corsa: versava in pesanti condizioni di alterazione

Gianpaolo Sarti
La Polizia e il 118 in via San Pasquale dove la sessantaquattrenne è stata fermata
La Polizia e il 118 in via San Pasquale dove la sessantaquattrenne è stata fermata

Si è rischiato il dramma ieri sera, giovedì 25 settembre, in via Revoltella. Un'auto, con alla guida una sessantatreenne triestina completamente ubriaca, ha percorso un pezzo della via contromano. Erano le dieci di sera.

La donna, al volante di una Suzuki Ignis blu, è sbucata improvvisamente dall'incrocio di via Scomparini e ha prima tagliato la strada a un quarantaduenne a bordo di una Cinquecento d'epoca, poi si è immessa su via Revoltella percorrendola per un pezzo contromano.

Il quarantaduenne alla guida della Cinquecento e uno scooterista, rendendosi conto della pericolosità del veicolo, lo hanno inseguito e poi gli hanno bloccato la strada nei pressi della rotonda di via Bergamino mettendosi di traverso. Alla rotonda la donna ha anche rischiato un frontale con un altro scooter che proveniva da via San Pasquale. Il ciclomotore non è finito addosso alla Ignis per pochi centimetri.

Il quarantaduenne mentre bloccava la strada alla signora ubriaca e agitata, ha quindi chiamato il 112 cercando di calmarla e di convincerla a stare ferma.

Ma la donna ha ripreso la sua corsa. Il conducente della Cinquecento, lo scooterista e con il supporto di due ventenni che si trovavano in quel momento all'interno una Golf, hanno quindi nuovamente inseguito la Ignis in collegamento con la centrale operativa del 112.

La donna ha fatto un altro giro in zona per altri dieci minuti, procedendo pericolosamente, poi si è fermata in via San Pasquale dove è stata rintracciata dal 118, da una pattuglia della Polizia stradale e da una volante.

La signora, che a bordo aveva anche un cane, era in forte stato confusionale e in un primo momento si è rifiutata di sottoporsi all'alcoltest. Poi, dopo averlo eseguito (ci sono voluti quattro tentativi andati a vuoto), è stato confermato che versava in pesanti condizioni di alterazione: il test aveva superato la terza fascia più alta.

La donna ha pure tentato di opporsi agli agenti, intenzionati a perquisirle l'auto sostenendo di non "aver fatto nulla di pericoloso e di essere assolutamente tranquilla".

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