Hotel all'ex Intendenza, sfida tra 24 catene

La nuova proprietà ha affidato la sezione dei futuri gestori a Ernst & Young: anche Mariott guarda a largo Panfili
Silvano Trieste 2019-10-29 Largo Panfili, il palazzo degli Uffici Finanziari
Silvano Trieste 2019-10-29 Largo Panfili, il palazzo degli Uffici Finanziari

TRIESTE Anche Marriott, la grande catena alberghiera statunitense, si candida alla conduzione del futuro albergo “4 stelle” che sorgerà in largo Panfili, nel palazzo in passato sede delle intendenze di finanza prima austriaca eppoi italiana. E non è certo l’unica.

Non smorziamo la suspence e cominciamo dal principio. La nuova proprietà BZ Hotels, che ha acquisito lo stabile da Cassa depositi e prestiti per una cifra attorno ai 6 milioni di euro, ha affidato a Ernst & Young il compito di selezionare l’imprenditore alberghiero, cui sarà affidata la gestione del più grande “4 stelle” del Friuli Venezia Giulia, con un numero di camere non inferiore alle 150 rooms. Uno dei passaggi più interessanti nell’analisi impostata dalla multinazionale della consulenza riguarda l’attrattività esercitata da Trieste sulla clientela da “4 stelle”, attrattività che classifica il capoluogo giuliano in zona Champions’ per la specifica fascia di utenza.
Forse per questa ragione - spiega Stefano Nursi, l’immobiliarista che continua a seguire l’ambiziosa operazione di largo Panfili - Ernst & Young ha trovato un’ampia attenzione nel settore: ben 24 soggetti, nazionali e internazionali, dell’imprenditoria alberghiera hanno espresso interesse per mandare avanti l’impegnativa struttura ricettiva. Marriott - presente nell’area veneta a Venezia, Padova, Vicenza - è il nome più eclatante uscito in questi giorni, ma alcuni mesi fa si era parlato anche di Ibis Accor e di Blu Hotels.
BZ Hotels, controllata dai fratelli italo-austriaci Franz Christian e Paolo Zotti, è intenzionata a chiudere la cernita del gestore tra fine novembre e i primi di dicembre. L’idea è quella di attivare il cantiere ai primi del 2020, con l’obiettivo di trasformare metà del palazzo bifronte (l’altro 50% sono le Poste in piazza Vittorio Veneto) in circa 2 anni di lavori. Sarà un bel cantiere, perché la superficie da riconvertire è di 13 mila metri quadrati su 5 livelli e tre gruppi di scale, intervallati da tre cortili. Fare di questi enormi spazi un albergo costerà una ventina di milioni. —
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo