I bambini e le lezioni di buon mangiare

Si può mangiare hamburger e patatine, magari “condite” con maionese o ketchup, e restare in forma come se nulla fosse? Cari ragazzi, certo che sì: l’importante è non esagerare. Ricetta vecchia come il mondo, ma che torna attuale all’Expo grazie a un incontro dedicato all’alimentazione giovanile che ha avuto il pregio di parlare con semplicità a un’attenta platea di ragazzini tra gli otto e i dieci anni. «Non esistono cibi buoni e cibi cattivi: per stare bene non bisogna eliminare le cose che ci piacciono, come le patatine fritte o gli hamburger. Il modo migliore per assicurarsi la salute è bilanciare l’alimentazione, e variare i tipi di alimenti». Parola di Giorgia Del Torre, responsabile Qualità processi produttivi di Cir Food Oricon, e di Jessica Viani, che hanno “svelato” la ricetta vincente nella giornata di Expo dedicata al mondo dell’istruzione. Oricon è l’osservatorio creato dalle principali aziende del settore ristorazione collettiva: opera da quarant’anni in 15 regioni italiane, a oggi ha undicimila dipendenti e nel 2014 ha distribuito 80 milioni di pasti, di cui 35 milioni nelle scuole.
«È necessario istruire anche i più piccoli alla sicurezza alimentare, non è mai troppo presto. Si può partire dalla scuola materna, insegnando a lavarsi le mani prima di mettersi a tavola e dopo che si accarezzano gli animali. Oppure far capire che non tutti i cibi possono essere conservati allo stesso modo: il pane che non finisco a mensa posso portarlo a casa e metterlo in cartella, ma lo yogurt non può essere conservato tutto il giorno nello zaino».
Torre e Viani, con linguaggio semplice ma efficace, hanno parlato a un pubblico di studenti tra gli otto e i dieci anni, illustrando l’importanza di una corretta alimentazione in età scolare. «Quando giochiamo, corriamo, ci muoviamo, ma anche quando dormiamo, tutti noi consumiamo energia. Da dove viene questa energia? Dagli alimenti, a loro volta formati da nutrienti, che sono proteine, carboidrati e zuccheri, grassi, sali minerali, vitamine e acqua. Di questi, le proteine hanno funzione plastica: servono, cioè, a “farci crescere”. I carboidrati, come il pane, e gli zuccheri, hanno invece una funzione energetica. Il nostro cervello, ad esempio, si nutre di glucosio. I grassi hanno funzione plastica ed energetica, si trovano negli olii, nei salumi, nel pesce, frutta fresca e dessert. Le vitamine e i sali minerali hanno funzione regolatrice e protettiva, aiutano contro le malattie. L’acqua ha una funzione idratante e regolatrice».
In tutto, durante l’arco della giornata dobbiamo introdurre 10/15% di proteine, 55/60% di carboidrati e il 25% di grassi. «Per crescere bene, bisogna mangiare più volte al giorno. Un totale di cinque è perfetto: colazione, spuntino del mattino, pranzo, merenda e cena. Magari sostituendo una carota alla brioscina, e un frutto alle focacce elaborate».
Saltare la colazione è tra gli errori nutrizionali più frequenti. «La colazione fornisce l’energia per affrontare la prima parte della giornata, e deve quindi prevedere un corretto equilibrio dei nutrienti. L’ideale è latte, fette biscottate e marmellata. E poi ricordiamoci di fare uno spuntino a metà mattina, ma che non sia troppo pesante, altrimenti poi perdiamo l’appetito».
Insomma, per dirla come le nostre vecchie nonne: mangiate con la testa e non con... la pancia.
@pierdepe
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