I capi dei parchi storici rilanciano a Miramare i super vivai salva-alberi

A Trieste i responsabili di sei delle più importanti strutture museali naturali d’Italia. Tra le proposte una “banca” delle specie rare
Silvano Trieste 2018-10-15 Castello di Miramare, tavolo tecnico su gestione e cura dei parchi storici
Silvano Trieste 2018-10-15 Castello di Miramare, tavolo tecnico su gestione e cura dei parchi storici



Il castello di Miramare ha fatto ieri da suggestiva cornice a una tavola rotonda sullo stato di salute dei principali parchi storici d’Italia. Presenti i responsabili di sei fra i più importanti parchi museali dello Stivale, a cominciare dal Giardino de’ Boboli di Firenze fino alla Reggia di Caserta, passando per i musei reali di Torino e di Capodimonte e i giardini storici di Villa Adriana e Villa d’Este di Tivoli.

A fare gli onori di casa la direttrice del Museo storico e Parco del Castello di Miramare Andreina Contessa, con la quale gli intervenuti si sono confrontati sui problemi comuni a tutti i parchi monumentali.

Dopo aver discusso dei compiti indifferibili, su tutti quello di rendere fruibile l’accesso a queste strutture ai disabili e ai non vedenti, i presenti si sono confrontati sulla dimensione monumentale e vivaistica dei giardini museali comune agli stessi.

«In questa fase noi cerchiamo di andare oltre le criticità presenti nelle singole strutture – questo il pensiero della direttrice Contessa – e che ognuno di noi cerca di risolvere di giorno in giorno in base al loro manifestarsi. Noi oggi proviamo a porci come obiettivo lo studio di una progettazione, di una programmazione e di una prevenzione delle problematiche a largo raggio che riguardano la manutenzione di ogni specie floreale presente nei nostri parchi. Dobbiamo essere pronti per il futuro e per fare questo dobbiamo impostare una visione preventiva che finora è mancata».

Per farlo è necessario il confronto con chi vive ogni giorno con le stesse criticità. Fra le soluzioni proposte dalla tavola rotonda, un’idea nata proprio nei mesi scorsi nel giardino di Miramare, vero e proprio apripista in tal senso: la creazione di una banca del seme arboreo. Di cosa si tratta è sempre la direttrice Contessa a spiegarcelo: «Miramare non è un giardino pubblico qualsiasi, ma è un parco storico e come tale presenta tutte le problematiche che contraddistinguono un parco storico, pertanto è necessario pensare non solo alla manutenzione delle specie presenti, ma anche al loro futuro. Da qui l’idea della creazione di un vivaio degli alberi storici. È un lavoro in prospettiva, che ci permetterà all’occorrenza di ripiantare le stesse specie presenti ora nel Parco mantenendo in tal modo le stesse specie volute da Massimiliano d’Austria».

Accanto alle soluzioni per la salvaguardia delle varietà florovivaistiche presenti nei parchi sono stati affrontati i problemi di ogni giorno riguardanti la fruibilità, l’accessibilità e la comunicazione negli stessi: dalla tavola rotonda sono emerse idee (talune anche originali) che riescono a svilupparsi solo grazie a un confronto costruttivo e stimolante come quello avvenuto ieri a Miramare. Presente all’incontro anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Vincenzo Zoccano, il quale ha assicurato che il governo è pronto a fare la sua parte: «Per mettere in pratica delle soluzioni servono interventi innovativi e successivamente l’individuazione dei fondi. In questa fase è fondamentale capire quali sono gli standard sui quali ci muoviamo, per poi ragionare sulle risorse da investire e a chi spetterà la responsabilità di assicurare questi interventi». —



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