I cinesi di Xiamen in visita allo scalo

Lettere di intenti firmate con Comune e Authority. Confindustria: opportunità preziosa

Trieste e la Cina, vicine. Ieri una delegazione istituzionale della città di Xiamen, cinque milioni di abitanti e uno dei maggiori porti del mondo, è stata ospite nella nostra città. In agenda le prospettive di collaborazioni economico-commerciali e in particolare le possibili sinergie e partnership tra i due scali portuali.

La delegazione ha visitato l'area del Porto Vecchio e il Magazzino 26, incontrando l'Autorità portuale - non la presidente Marina Monassi, bensì il segretario generale Walter Sinigaglia - e i rappresentanti delle associazioni di Spedizionieri, Terminalisti e Agenti marittimi. Nel pomeriggio, nella sede di Confindustria Trieste, un ulteriore incontro con alcune delle maggiori aziende del territorio attive nei settori della cantieristica navale, delle biotecnologie e della tutela ambientale. «È stata una giornata molto produttiva» - ha commentato il capo delegazione Zhan Changzou -. «Trieste è una città importante, internazionale e situata in una posizione strategica per quelli che sono i nostri interessi: qui ci sono ottime potenzialità che potrebbero sfociare in future collaborazioni sul fronte del business portuale e commerciale».

Nello specifico l'interesse della delegazione di Xiamen, situata nella provincia di Fujian, una delle più ricche dell'intera Cina, si è orientato sulla possibilità di avviare nuove rotte marittimo-commerciali con Trieste, di creare in città uno sbocco strategico per le esportazioni dei loro prodotti, ma anche di istituire delle partnership con le principali eccellenze locali del made in Italy da sviluppare in Cina. «Pur in una scala evidentemente superiore, si tratta di una città per certi versi complementare alla nostra» - ha affermato Edi Krus, assessore comunale allo sviluppo economico -. «La delegazione ha dimostrato un forte interesse nei confronti delle opportunità offerte da Trieste in campo economico, commerciale, culturale e scientifico: adesso dal piano istituzionale bisognerà passare a quello strettamente operativo, per concretizzare gli accordi avviati e permettere che la città possa ritrovare quel ruolo strategico che aveva già ricoperto in passato».

Al termine degli incontri sono state siglate due lettere d'intenti per future collaborazioni sia con l'amministrazione comunale che con l'Autorità portuale. «È un'opportunità preziosa per le aziende del territorio», ha dichiarato il presidente di Confindustria Sergio Razeto, accompagnato dal direttore Paolo Battilana: «Quello cinese è un treno da non perdere per internazionalizzare gli sbocchi delle nostre attività imprenditoriali: l'auspicio è che si possano aprire in tempi brevi nuovi canali commerciali che favoriscano lo sviluppo del Porto e del sistema produttivo locale».

Pierpaolo Pitich

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