I Comuni diventano padroni di Apt

I sindaci salgono sul bus. Un bus confortevole e di valore. I Comuni isontini, infatti, stanno per diventare proprietari di Apt, l’Azienda provinciale trasporti, un autentico gioiello lasciato in eredità dalla Provincia.
Fondamentale la decisione della Regione (Giunta Serracchiani) di cedere gratuitamente le quote, corrispondenti al 51% del capitale sociale e equivalenti a 5.100 azioni del valore nominale di 516,46 euro cadauna, ai 25 Comuni dell’Isontino in proporzione alla rispettiva popolazione residente, determinata dai risultati dell’ultimo “Censimento generale della popolazione”.
Il capitale sociale di Apt è pari a 5.164.600 euro, suddiviso in 10 mila azioni. Il 51%, con questa operazione, passa dunque dalla Provincia (ormai defunta) ai Comuni isontini. Il 21,81% appartiene ad Atap spa-Azienda trasporti Pordenone, il 18,06% a Iris spa in liquidazione, il 5,19% a Amt spa-Azienda mobilità trasporti, il 3,94 alla Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia. Non è tutto. I Comuni, essendo anche proprietari di Iris “mamma” in liquidazione diventeranno padroni, in una seconda fase, del 70% dell’Azienda provinciale trasporti. Insomma, potere assoluto. O quasi.
Il Comune di Gorizia, essendo la realtà più grande e più popolosa, recita la parte del leone perché otterrà - da solo - 1.281 azioni di Apt, del valore nominale di 516,46 euro cadauna, per un totale di 661.585 euro, pari al 12,81% del capitale sociale dell’intera azienda.
«Il percorso è quasi terminato», spiega l’onorevole Guido Germano Pettarin che da assessore comunale al Bilancio e alle Società partecipate ha seguito tutto l’iter che porterà i Comuni a recitare un ruolo di primissimo piano nella gestione dei trasporti. «Nei prossimi giorni, Apt potrà formalizzare l’annotazione sul libro-soci delle 25 new entry al posto dell’ente Provincia. Da non dimenticare, poi, che c’è la partita di Iris “mamma” che permetterà ai Comuni di avere ancora una maggiore presenza nella compagine societaria».
Le azioni entreranno così nel patrimonio delle municipalità, arricchendole, considerando che parliamo di una società che funziona, che produce utili e che è una sorta di fiore all’occhiello dal punto di vista finanziario. «Sì, la società è un tesoro perché - scandisce con chiarezza Pettarin - produce dividendi importanti attorno ai 3,7 milioni all’anno e ha una mole di riserve mostruosa che sfiora i 40 milioni di euro. Ecco perché è corretto dire che il passaggio delle quote dalla Provincia ai Comuni è un’operazione da 50 milioni di euro».
Indubbiamente, a sentire l’ex assessore e attuale parlamentare, va formulato un ringraziamento alla Regione che ha operato «una scelta illuminata» decidendo di dare in regalo le quote ex provinciali agli enti locali dell’Isontino. E un pensiero viene riservato anche all’ex presidente della Provincia (oggi morta e sepolta) Enrico Gherghetta che si è battuto affinché il tesoro non venisse disperso, ignorando il nostro territorio.
L’Azienda provinciale trasporti è stata fondata il 7 luglio 1998. Gestisce 9 linee urbane a Gorizia e 7 nella conurbazione Monfalcone-Ronchi dei Legionari-Staranzano. Apt gestisce anche il trasporto urbano a Grado, oltre a venti linee extraurbane che raggiungono l’intera provincia di Gorizia, la Bassa Friulana, Trieste, Udine e l’aeroporto del Friuli Venezia Giulia. Gestisce anche un collegamento marittimo Grado-Trieste, denominato “Delfino verde”.
Nel giugno 1976 nacque a Gorizia l’Azienda provincializzata trasporti. Nel 1982 l’azienda si ingrandì acquisendo le Autolinee triestine e la Cooperativa autotrasporti srl. Nel 1995, con la legge 142/90, diventò Azienda speciale. Nel 1995 acquistò il Consorzio intercomunale servizi pubblici di Monfalcone, il quale gestiva trasporti pubblici a Monfalcone, Staranzano e Ronchi. Inoltre acquisì la ditta privata “Troian”, operante nel comune di Grado. Il 7 luglio 1998, con la legge Bassanini, Apt diventò la prima società pubblica in Italia di trasporti su gomma ad essere trasformata in spa.
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