I dannati dell’Asinara e i dimenticati di Ronchi e Staranzano

RONCHI DEI LEGIONARI. «I dannati dell’Asinara. I dimenticati di Ronchi dei Legionari e Staranzano. Testimonianze in ambito locale». È il tema della conferenza che avrà luogo domani, alle 18, all’audit...

RONCHI DEI LEGIONARI. «I dannati dell’Asinara. I dimenticati di Ronchi dei Legionari e Staranzano. Testimonianze in ambito locale». È il tema della conferenza che avrà luogo domani, alle 18, all’auditorium comunale di Ronchi dei Legionari, promossa dalla biblioteca “Sandro Pertini”.

L’iniziativa, che vedrà quale protagonista il ricercatore friulano Giorgio Milocco, ha un duplice obiettivo, quello di rendere nota all'opinione pubblica la drammatica esperienza dei prigionieri austro-ungarici da Nis (Serbia) a Vallona (Albania) e, quindi, via mare nel campo di concentramento dell’Asinara in Italia, ma anche ricordare ai cittadini di Ronchi dei Legionari e Staranzano, prima della stampa definitiva, dello studio avviato diciotto mesi fa tendente a recuperare i nominativi dei cittadini partiti per i fronti di guerra, come in Serbia e Galizia e quello, non meno importante, che riferisce dei deceduti a causa della Prima guerra mondiale.

Furono oltre 500, allo scoppio della Prima guerra mondiale, i ronchesi che dovettero imbracciare le armi con la divisa dell’Impero austroungarico. Furono anche loro protagonisti di un conflitto che, alla sua conclusione, creò miseria e desolazione. Al loro ritorno in città, dopo anni trascorsi in Galizia e in Serbia, fu questo lo scenario da sopportare. Stiamo parlando del 1914, quando Ronchi dei Legionari era ancora sotto la dominazione dell’impero austroungarico. Allora esso decise di entrare in guerra prima contro la Serbia, poi assieme alla Germania contro la Russia. Tutto questo ebbe gravissime ripercussioni anche sulla comunità ronchese e tanti giovani e uomini fra i 18 e i 42 anni, a fine luglio 1914, furono chiamati alle armi e avviati verso i fronti dove si combatteva allora, e in particolare verso la Galizia.

Le fonti storiche parlano di circa di circa 32.500 richiami, di cui circa 30mila uomini provenienti dal Friuli austriaco, territorio che coincideva con quello bisiaco. Come detto da mesi ci sta lavorando Giorgio Milocco che è riuscito a rintracciare 500 ronchesi che andarono in guerra con la divisa dell’Impero, dei quali una settantina non fecero più ritorno. Il suo è un lavoro ancora lungo e che potrebbe portare ad altri, importanti risultati in questo campo.(lu.pe.)

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