I dipendenti offrono il loro Tfr per salvare la Vitrani

L'azienda non riesce a ottenere mutui bancari pur avendo commesse per almeno 10 milioni di euro
La protesta dei dipendenti Vitrani che offrono il loro Tfr per ottenere lavoro
La protesta dei dipendenti Vitrani che offrono il loro Tfr per ottenere lavoro

L’azienda ha acquisito commesse per 10 milioni di euro e ne potrebbe ottenere per altri 15, ma le banche non concedono crediti. Così i dipendenti, - ai quali sta scadendo la cassa integrazione - offrono il proprio Tfr per garantire la liquidità necessaria a rilanciarne l’attività. Accade alla «Vitrani Spa» di Trieste, azienda specializzata nell’arredamento di interni per ambienti di lusso nel settore civile e navale, e dal 2011 impegnata in un processo di ristrutturazione che ha comportato la cassa integrazione per i propri dipendenti, passati da 80 a circa 30. Da otto mesi i lavoratori non percepiscono l’indennità. «Un gesto nobile e immenso quello dei dipendenti - sostengono le titolari Barbara e Alessandra Vitrani - che segna profondamente il marchio di un’azienda che ha sempre scelto di mantenere un’anima artigianale in un contesto industriale».

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