I giudici: rifugio Corsi, il gestore può restare
Contratto di locazione da sei anni più altri sei. Il gestore triestino del rifugio “Guido Corsi” ha il diritto di continuare nella propria attività nell’anfiteatro sud dello Jof Fuart, nelle Alpi Giulie. La Corte d’Appello di Trieste ha infatti confermato sul punto la sentenza di primo grado del Tribunale di Tolmezzo, che aveva a sua volta dato ragione a Cristiano Martucci. Quest’ultimo si era opposto allo sfratto che la Società Alpina delle Giulie (sezione di Trieste del Cai), proprietaria del rifugio, aveva formalmente tentato di imporgli poco meno di quattro anni fa.
Martucci, dal 2001 al Corsi per i primi anni con contratti di gestione rifugio e dal 2006 con contratto di locazione che veniva rinnovato con cadenza annuale, si era visto recapitare la disdetta nel febbraio del 2010, pochi mesi prima di riaprire l’attività per l’anno in questione. Una comunicazione arrivata «priva di alcuna motivazione», spiega il diretto interessato. Da qui era partita l’azione legale di Martucci, assistito dall’avvocato Albano Foschi. I giudici di Tolmezzo avevano riconosciuto come, per questa tipologia di attività, in quanto non transitoria-stagionale, debba essere previsto il contratto di locazione commerciale dalla durata di sei anni più altri sei. Dal 2006 e fino alla raccomandata inviata dalla Società Alpina delle Giulie nel 2010, i rinnovi fra le parti erano stati sempre annuali: in assenza di frizioni o problemi, il meccanismo era andato avanti in questo modo sostanzialmente in automatico. Martucci da tempo chiedeva alla società di intervenire con propri fondi per le manutenzioni straordinarie, lavori da aggiungere a quelli che lui aveva svolto, pagandoli di tasca propria, all’interno e all’esterno del rifugio. Negli anni ha anche messo a posto sentieri e vie ferrate attorno al Corsi, rifugio che, ricorda il gestore, «unico in Italia, fornisce anche i caschetti gratuiti agli ospiti per le escursioni». La Società Alpina delle Giulie aveva presentato ricorso contro la sentenza del Tribunale di Tolmezzo. Ma la prima sezione civile della Corte d’Appello di Trieste, con il collegio giudicante composto dai giudici Alberto Da Rin (presidente), Manila Salvà e Salvatore Daidone (a latere), lo ha respinto, confermando quindi come vada applicato in questa fattispecie il contratto di locazione da 6+6. Martucci, dunque, potrà restare al Corsi, nelle montagne del Tarvisiano, sino al 2018: il calcolo dei dodici anni, infatti, parte dal primo contratto d’affitto sottoscritto nel 2006. Una sentenza-pilota, quella del Tribunale di Tolmezzo confermata dalla Corte d’Appello, nel mondo della gestione dei rifugi di montagna. I giudici hanno invece respinto la richiesta di Martucci di vedersi rimborsare spese sostenute per lavori di risistemazione completati al Corsi. (m.u.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo