I grillini si finanziano con la “politica da bar”

Il candidato Menis veste i panni del “sindaco che ti serve” cocktail e spritz. Oltre cento consumazioni
Lasorte Trieste 05/05/16 - Via Genova, White Cafe, Paolo Menis Barista, M5S
Lasorte Trieste 05/05/16 - Via Genova, White Cafe, Paolo Menis Barista, M5S

Ognuno dovrebbe votare “il sindaco che ti serve”. Se “ti serve” un cocktail, uno spritz o una birra tutto è più facile. Sono state più cento le bevande somministrare ieri pomeriggio dal candidato sindaco del Movimento 5 Stelle al White Cafè di via Genova a partire dalle 18.30. L’iniziativa si chiamava (e il doppio senso era voluto) “Il sindaco che ti serve”. A servire snack e aperitivi è stato il candidato del MoVimento 5 Stelle Paolo Menis, insieme ad alcuni candidati consiglieri. Un barman provetto. Nessun bicchiere rotto.

L’iniziativa ha destato la curiosità e l’interesse di molte persone, simpatizzanti e attivisti ma in tanti si sono seduti al tavolino proprio per conoscere Paolo Menis e la sua squadra.

L’iniziativa è stata colta con simpatia anche da chi si è trovato al Bar White per caso e ha consumato i cocktail pentastellate. “Il sindaco che ti serve” non è un’esclusiva di Trieste: è uno dei modi del Movimento 5 Stelle di mettere in contatto cittadini ed esponenti del M5S: per una sera, in un modo diverso da quello abituale dei comizi e dei dibattiti pubblici, i candidati si sono trasformati in perfetti camerieri, al servizio delle persone, «così come dovrebbe essere prassi per tutti i politici nell’esercizio delle loro funzioni».

Indossato il grembiule Paolo Menis, insieme agli altri candidati, ha girato per i tavoli e si è messo dietro al bancone. Tutti i candidati sono stati formati dal personale del White Cafè prima della serata su quali siano le dosi corrette per uno spritz Aperol (o Campari), su come si spilla una birra, su come si compone un vassoio e su come si prendono gli ordini.

Parte del ricavato andrà a finanziare la campagna elettorale. «Il MoVimento 5 Stelle ha rinunciato a 42 milioni di euro di finanziamento pubblico e negli ultimi due anni ha restituito alla collettività con i suoi portavoce in Parlamento più di 14 milioni di euro e circa 630 mila euro con i portavoce in Consiglio regionale» ci tengono a fare sapere gli attivisti. Il M5S si autofinanzia da sempre e così farà anche per le prossime elezioni a Trieste. «Bella atmosfera, tanti cittadini sono venuti a conoscerci e ad esprimerci il loro sostegno - commenta Menis -. Bel lavoro di squadra e spirito di gruppo da parte di tutti i candidati e questo sarà anche per il futuro in Consiglio comunale e in giunta». Alla faccia di chi sostiene che la politica non è da bar.

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