I residenti di Altura lanciano l’offensiva contro la casa di riposo

Silvano Trieste 09/10/2017 Altura l'ex palazzo della Coop
Silvano Trieste 09/10/2017 Altura l'ex palazzo della Coop



La repubblica di Altura, abbarbicata sui suoi 150 metri di altezza, guarda sdegnosa verso il centro della città. Piazza Unità l’ha delusa. Perchè il Comune trascura quella sua figlia periferica, la isola, la priva dei servizi essenziali. La giunta Dipiazza non ha voluto impicciarsi della vendita all’asta dell’ex centro commerciale delle Coop operaie, ceduto all’Immobiliare Flora, la quale ne farà una casa di riposo investendovi - secondo business plan - 4 milioni.

Ravanando in carte antiche mezzo secolo, i residenti hanno chiesto al Municipio di garantire l’originaria destinazione del cadente edificio, cuore del rione, a luogo di servizi (negozi, associazionismo, ecc.) e non a struttura protetta. Una prima petizione, firmata nell’autunno 2017 da 1200 “alturani”, si è fermata a bordo-ring, intercettata da una commissione trasparenza del Consiglio, senza che in seguito accadesse un granchè.

Adesso riparte l’offensiva, corroborata da un paio di recenti sentenze del Tribunale che hanno dato ragione a un gruppo di residenti sul delicato tema dei parcheggi: nell’agosto 2018 e nel febbraio 2019 la giustizia civile ha deciso che l’imprenditore Mario Saliasi (Immobiliare Flora) non poteva impossessarsi della trentina di posti auto nell’ex centro commerciale.

Sulle ali dell’entusiasmo per la vittoria conseguita nella “guerra dello stallo”, una parte dei residenti ha ripreso l’iniziativa: l’appuntamento, propagandato con un manifestino, è oggi alle 19 nella sala parrocchiale di Nostra Signora di Lourdes. Uno dei leader della protesta contro la “coppia di fatto” Saliasi-Comune è Gianfranco Turchetti, tipografo in pensione che però non si rassegna alla quiescenza del suo rione. Vuole che l’ex centro commerciale ridivenga, previa riqualificazione, l’anima del quartiere. Il volantino distribuito afferma che «non si può insediare una casa di riposo che elimina tutti gli spazi utili precludendo qualsiasi altra soluzione e creando altresì notevoli problemi». La petizione al sindaco è «l’ultima possibilità» per salvare il centro commerciale. Anzi, è la penultima, perchè Turchetti non esclude di tornare in Tribunale: «Saliasi pensava di adibire i nostri parcheggi a spazi per la casa di riposo. Ma, senza quegli spazi, come farà? Terrà ancora il suo progetto?». Si va alla raccolta di firme. All’orizzonte il drammatico crollo delle quotazioni: «Chi una volta avrebbe venduto a 120-130 mila euro - chiude - oggi deve accontentarsi di 70 mila euro». —



Riproduzione riservata © Il Piccolo