I rifiuti si pagano a peso: sperimentazione nel 2014

Ambiente Newco annuncia la tariffazione puntuale: prime prove al via in piccoli Comuni campione. Questo weekend l’iniziativa “Puliamo il mondo”
Di Marco Bisiach
Bumbaca Gorizia Isola ecologica Straccis
Bumbaca Gorizia Isola ecologica Straccis

Presto gli isontini potrebbero pagare i rifiuti solamente per quel che realmente producono. L'importante novità è contenuta nel piano industriale di Ambiente Newco, che nel 2014 intende avviare in provincia di Gorizia, probabilmente a partire da qualche piccolo Comune “campione”, una sperimentazione tanto rivoluzionaria quanto attesa dai cittadini.

Si tratta della tariffazione puntuale. In pratica i rifiuti secchi residui prodotti da ogni famiglia - quelli che non si possono riciclare per intenderci -, verranno pesati e l'utente pagherà la tassa in base all'effettiva quantità prodotta. Più rifiuto non riciclato corrisponderà a tariffa più alta e viceversa. La novità, come detto, sarà avviata in via sperimentale e in modo graduale, ma l'obiettivo è quello di cambiare definitivamente nel prossimo futuro l'attuale sistema di tariffazione, che si basa su quantità “presunte” e prestabilite di rifiuti prodotti.

Altra novità, nel 2014 riprenderà la distribuzione gratuita dei sacchi per i rifiuti riciclabili, visto che attualmente gli isontini utilizzano sacchetti di qualsiasi tipologia, colore e foggia, creando anche dei problemi agli operatori che devono identificare la tipologia di rifiuto contenuta.

Ad annunciare queste novità è stata la stessa Ambiente Newco partecipando ieri mattina in Provincia alla presentazione dell'iniziativa nazionale “Puliamo il Mondo”, appoggiata e promossa da Legambiente e dalla stessa Provincia di Gorizia, assieme alla multiutility isontina. Vi parteciperanno quest'anno ben 17 Comuni, che promuoveranno una giornata dedicata alla raccolta rifiuti abbandonati e della pulizia del territorio tra il 27 e il 29 settembre. Altre realtà, come Savogna, San Floriano o Doberdò del Lago, faranno lo stesso in inverno, quando la vegetazione meno folta e l'assenza delle temibili zecche renderà più semplice e meno rischiosa l'opera dei volontari.

Oltre a ripulire concretamente il territorio, “Puliamo il Mondo” ha un forte valore simbolico e contribuisce a sensibilizzare la cittadinanza, in una Provincia che comunque è già molto vicina a quel 65% di raccolta differenziata che è l'obiettivo teorico da raggiungere alla fine del 2012 (siamo al 62% abbondante). Il problema, come hanno evidenziato ieri un po' tutti, dal vicepresidente della Provincia Mara Cernic ai rappresentanti di Legambiente, è che resistono sacche di ignoranza e maleducazione, con cittadini che ancora preferiscono rischiare e inquinare, abbandonando rifiuti nei prati, nei boschi e lungo l'Isonzo, piuttosto che portare i loro scarti in uno dei 7 centri di raccolta provinciali che li accolgono gratuitamente. I dati sono allarmanti: ogni anno nell’Isontino si spendono centinaia di migliaia di euro per le raccolte supplementari di rifiuti abbandonati, al di fuori dei costi ordinari.

A Monfalcone siamo quasi a quota 130mila euro l'anno, a Gorizia non molto meno. Tutti costi che ricadono poi sulle spalle dei cittadini, attraverso la Tares. E si abbandona un po’ di tutto, dalle lastre di eternit alle coperture di amianto, dai copertoni ai televisori, fino ai materassi, alle bottiglie e ai sacchetti di plastica. Tutto materiale che, di certo, “Puliamo il Mondo” troverà in giro per l'Isontino. A Gorizia l'appuntamento è per domenica 29 settembre, alle 9.30 nel parcheggio del quartiere fieristico, da dove si partirà per pulire il vicino parco dell'Isonzo.

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