I Terraneo, dalla Brianza a Sagrado

La famiglia arrivata nell’Isontino negli anni ’70 è ormai una realtà ramificata
Di Giovanni Tomasin

La storia della famiglia Terraneo a Gorizia ha inizio negli anni Settanta, quando il patriarca Leopoldo si trasferì qui dall’originaria Brianza per questioni di lavoro.

Nel 1978 aprì una fabbrica chimica, la Soteco. Il figlio Lorenzo è il primogenito, seguiranno due sorelle. Fra gli anni Ottanta e Novanta la famiglia prende possesso della grande villa di Castelvecchio a Sagrado, ed è grazie a loro che vive l’odierna rinascita.

La Miko viene fondata nel 1997 in collaborazione con i giapponesi della Asahi Kasei Group.

Ai vertici arriva proprio Lorenzo Terraneo, laureato in scienze politiche a Trieste, con al suo attivo periodi di studio oltreoceano.

In un’intervista rilasciata qualche tempo fa alla rivista di informazione finanziaria Il Copernicano, Terraneo spiegava la “filosofia” dell’azienda di famiglia: «Un’attenzione verso l’ecologia e l’ambiente – raccontava – che senz’altro affonda le sue origini nella storia della nostra famiglia e nella sua passione ed esperienza verso lo sviluppo sostenibile e coscienzioso che sta alle spalle di una gestione di un’azienda agricola come quella di Sagrado».

Sul sito dell’azienda, l’amministratore delegato sottolinea il concetto: «Per noi lo sviluppo sostenibile è un approccio sistematico alla crescita e all'evoluzione e alla gestione del capitale sociale per il nostro benessere e per le future generazioni ». Negli anni scorsi l’azienda ha registrato annate particolarmente buone. Ad esempio nel 2011 Terraneo aveva festeggiato un record di fatturato, oltre undici milioni e mezzo di euro.

Con il passaggio dell’azienda di famiglia alla Sage, Terraneo aveva dichiarato al Piccolo: «Con la rete di Sage saremo presenti su scala globale. È per tutti noi un salto in avanti.

Si tratta di un’operazione prettamente industriale che ci permetterà di sviluppare e potenziare la nostra produzione».

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