Icici, Villa Münz in vendita Gli enti locali non la vogliono

ABBAZIA. Adesso c'è anche un prezzo. Ed è di 57 milioni di kune, pari a circa 7, 6 milioni di euro. Villa Münz a Icici (Abbazia), uno dei simboli della Riviera liburnica, è ufficialmente in vendita dopo che il curatore fallimentare della ditta Sagitta di Osijek (Croazia), proprietaria dello storico edificio, ha deciso che la villa costruita nel 1911 sia posta sul mercato. Trattandosi di immobile in regime di tutela quale bene culturale, il curatore fallimentare del Tribunale commerciale di Osijek, Ivan Perkovi„, ha dovuto rivolgersi in primo luogo allo Stato croato, alla Regione e alla municipalità in cui si trova l’edificio. Questo diritto di prelazione per la vendita non ha avuto riscontri concreti a Palazzo della Regione a Fiume né al comune di Abbazia: entrambe le autonomie hanno riferito di non essere interessate alla compravendita di un immobile che da anni si trova in uno stato di totale abbandono. Al momento non è inoltre chiara la posizione di Zagabria, ossia se lo Stato sia interessato a esercitare il diritto citato.
Villa Münz è in disgrazia da ormai una quindicina d'anni. Acquistato nel 1999 dall'imprenditrice Ljiljana Segedin (all'epoca l'edificio era di proprietà del comune abbaziano),l' immobile è successivamente diventato di proprietà della slavone Sagitta, andata incontro a fallimento. Invece di venire riattata e valorizzata, la villa è rimasta disabitata, semidistrutta da un incendio oltre che rovinata da mancati investimenti e usura. L’immobile si estende su tre piani e ha uno scoperto di 5mila metri quadri, che arriva fino al porticciolo dell'Aci. Purtroppo sta cadendo letteralmente a pezzi, invasa da erbacce ed arbusti, che ne deturpano l'originale bellezza e fascino.
Ora si vedrà dunque se c'è qualcuno interessato ad acquistare questa prestigiosa villa in stile Secessione e magari a trasformarla in un impianto ricettivo di lusso. Ricordiamo che l'edificio fu costruito per conto del ricco imprenditore austriaco Jakob Ludwig Münz, tra l'altro costruttore delle rotaie per tram elettrici ad Abbazia e Pola. Interessante rilevare che la Jugoslava di Tito nazionalizzò la villa nel 1948, risarcendo la famiglia Münz con la bellezza di dodici vagoni di arance. Dal 1952 al 1991, anno di dissoluzione della Jugoslavia, l'immobile fu destinato ai bambini macedoni quale casa in cui trascorrere le vacanze. Dal 1991, e per un paio d'anni, ha ospitato croati fuggiti dalle zone belliche. Da aggiungere che la municipalità di Abbazia vendette la villa alla Segedin per 3,2 milioni di marchi tedeschi. (a.m.)
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