Ideal Standard mette in mobilità 450 addetti dello stabilimento di Orcenico

Annuncio a sorpresa dell’aziende. I sindacati: «Decisione sconcertante» Serracchiani: «La proprietà non ha rispetto né per i lavoratori né per le istituzioni»
Gli striscioni di Ideal Standard ed Electrolux al corteo nazionale per il 1 Maggio a Pordenone, 01 maggio 2014. ANSA/LORENZO PADOVAN
Gli striscioni di Ideal Standard ed Electrolux al corteo nazionale per il 1 Maggio a Pordenone, 01 maggio 2014. ANSA/LORENZO PADOVAN

Ideal Standard ha aperto la procedura di mobilità per i 450 addetti dello stabilimento di Orcenico di Zoppola (Pordenone): lo ha reso noto Franco Rizzo, segretario regionale della Cisl dei Chimici. La comunicazione è stata data alle Rsu aziendali. Nei giorni scorsi era tramontata l'ipotesi di una cessione a un gruppo straniero e si stava studiando la possibilità di una gestione cooperativa dello stabilimento.

«La notizia è sconcertante: siamo di fronte a una presa di posizione che non riusciamo a spiegarci anche perchè c'erano le condizioni per poter accedere alla prosecuzione della cassa integrazione in deroga, da parte del Ministero, grazie alla presenza di una proposta concreta dal mondo delle Cooperative». Lo ha affermato il segretario dei Chimici Cisl del Friuli Venezia Giulia, Franco Rizzo, commentando la decisione dell'apertura della mobilità per i dipendenti Ideal Standard di Zoppola. «Siamo stati presi in contropiede - prosegue Rizzo -: nelle prossime ore daremo vita a una mobilitazione senza risparmiare alcuna azione di protesta che possa scongiurare questa ipotesi che, al momento attuale, sarebbe drammatica e devastante per tante famiglie dei dipendenti, ma avrebbe anche ripercussioni - conclude - gravissime per molti operatori dell'indotto».

Unindustria Pordenone considera la decisione di Ideal Standard di aprire la procedura di mobilità «inopportuna e pericolosa». Lo afferma una nota del presidente degli industriali di Pordenone, Michelangelo Agrusti. Secondo gli industriali, la scelta è sbagliata «alla luce delle ampie disponibilità dimostrate dalle istituzioni, dai lavoratori dello stabilimento Ideal Standard di Orcenico e dalle organizzazioni sindacali, nella costruzione di un percorso condiviso di salvataggio e rilancio dello stabilimento». «La decisione - aggiunge Agrusti - rischia di compromettere seriamente il clima di positiva cooperazione indispensabile per la costruzione di un percorso alternativo alla annunciata chiusura dello stabilimento che prenda le mosse dai presupposti sin qui manifestatisi: la realizzazione di un'operazione di workers buyout ovvero la costituzione di una cooperativa che rilevando impianti ed attrezzature porti a compimento un piano industriale sostenibile sul mercato».

«Con questo atto la proprietà dell'Ideal Standard dimostra di non avere alcun rispetto nè per i lavoratori nè per le istituzioni». È il commento della presidente Fvg, Debora Serracchiani, del vicepresidente e assessore alle Attività industriali, Sergio Bolzonello, e dell' assessore al Lavoro, Loredana Panariti. «Dopo che era stato ottenuto, dallo sforzo congiunto di istituzioni e rappresentanze dei lavoratori, il difficile risultato di inserire l'Ideal Standard tra la decina di aziende per le quali sarebbe stata erogata la cassa integrazione in deroga, la mobilità rappresenta una grave e unilaterale rottura del percorso intrapreso. A prescindere dalle ragioni che hanno mosso la proprietà, è stato sottolineato che la Regione non cesserà di esercitare il suo ruolo e di portare il suo contributo», ha concluso la presidente Serracchiani.

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