Identificate 43 persone in stazione

I vertici del settore specializzato della Polizia di Stato avevano deciso di organizzare un’attività di pattugliamento a tappeto con lo scopo principale, dati anche i notevoli flussi di viaggiatori in occasione delle festività, di prevenire il verificarsi d’incidenti, sempre in ambito ferroviario, derivanti da comportamenti impropri o scorretti, da eventuali presenze indebita sulla linea ferroviaria o nell’attraversamento dei binari. «Sono stati così effettuati servizi mirati di prevenzione e repressione delle condotte anomale» riporta in merito un comunicato della Questura di Trieste.

«In tale ottica sono stati predisposti anche servizi di scorta su treni che, in base a determinati parametri e di concerto con l'ente Ferrovie dello Stato, sono stati considerati maggiormente a rischio» precisa la nota.

«L'attività - specifica il comunicato - si è inserita nel più ampio contesto di educazione al corretto uso del mezzo ferroviario, che vede impegnata la Polfer nel progetto denominato "Train to be cool" nelle scuole secondarie, con giornate dedicate a queste tematiche specifiche».

Nella sola giornata di martedì 31 gennaio, la Polizia ferroviaria ha effettuato 69 controlli in stazione, impiegando 17 operatori. «Nessuna sanzione è stata elevata ai sensi del Regolamento di Polizia ferroviaria - rilevano i dirigenti Polfer - sintomo che le campagne di educazione alla legalità hanno dato i loro frutti».

L’operazione di controllo è stata ripetuta nelle giornate del 3 e 4 febbraio, come disposto dal Ministero dell’Interno. «Nell’ambito della stazione di Trieste Centrale sono stati effettuati dagli agenti della Polizia ferroviaria, in collaborazione con i colleghi della Questura, alcuni servizi mirati di contrasto alla commercializzazione di sostanze stupefacenti, che hanno portato all’identificazione di 43 persone», rende noto la Questura.