Idv: i cittadini contestino le cartelle Tarsu
TURRIACO. L'Italia dei Valori insiste: i cittadini di Turriaco possono contestare le cartelle della Tassa rifiuti, perché la Tarsu è stata abrogata ancora nel 2009 per essere sostituita dalla Tia, la Tariffa di igiene ambientale. Il capogruppo consiliare dell'IdV Pier Ugo Candido porta a sostegno della propria posizione la sentenza della Commissione tributaria di primo grado di Grosseto che, prima in Italia, ha annullato una cartella esattoriale relativa alla Tarsu del 2010 e davvero maxi. Si trattava di oltre 70mila euro dovuti dalla società Punta Ala Gest al Comune di Castiglione della Pescaia.
La Commissione tributaria nelle sue conclusioni ha ritenuto che a pesare in modo indiscutibile fosse la norma di abrogazione della Tassa rifiuti e la sua mancata proroga, anche se, riconosce la stessa Commissione, il regolamento attuativo della Tia non è ancora stato pubblicato.
A fronte del giudizio della Commissione tributaria, Candido torna all'attacco: «Per questo per i cittadini è opportuno contestare le cartelle Tarsu con le motivazioni che ho ampiamente esposto in diversi interventi, che parebbero cassati dall'amministrazione locale perlopiù per insufficiente approfondimento o conoscenza giuridica della materia».
Per l'IdV possono essere impugnate le cartelle esattoriali Tarsu per gli anni 2010, 2011 e 2012, entro 60 giorni dalla notifica alla competente Commissione tributaria, chiedendo l’annullamento totale, perché «la Tarsu non è più applicabile per gli anni 2010, 2011 e 2012». Non solo: i contribuenti, aggiunge l'IdV, nei ricorsi possono anche «chiedere ai giudici tributari la disapplicazione dei regolamenti comunali Tarsu per gli anni 2010, 2011 e 2012 in quanto illeggittimi».
(la. bl.)
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