Il “100” è tutto rosa al classico Dante Quattro liceali al top

Marco Bisiach
Ha forti tonalità rosa la maturità 2020 del liceo classico Dante Alighieri. L’esame di Stato quest’anno sarà anche stato condizionato dall’emergenza coronavirus, diversissimo rispetto al passato nella forma e nell’atmosfera, ma non ha impedito alle eccellenze dell’istituto di viale 20 settembre – in questo caso tutte ragazze – di brillare, ottenendo il massimo dei voti. Anzi, in alcuni casi pure di più.
Dei quattro “cento” alla maturità arrivati al Dante, infatti, due, quelli di Gaia Gazzano e Rebecca Venturini, sono stati premiati pure dalla lode. Una soddisfazione enorme, specialmente per chi, come Rebecca, temeva invece di non aver fatto la bella figura desiderata davanti alla commissione. «Dopo l’esame non ero del tutto soddisfatta, perché ritenevo di non essere riuscita a collegare come volevo le varie materie, durante il colloquio con i docenti – racconta la neodiplomata – . Ma è andata bene, e sono contentissima del risultato, ovviamente». Questi per Rebecca sono giorni di gioia e relax al mare con gli amici, ma anche di un po’ d’indecisione relativa al futuro. «Non ho ancora deciso di iscrivermi a Medicina o a Biotecnologie mediche – dice la giovane, che da ben 14 anni pratica anche il nuoto sincronizzato, a livello agonistico, con la Gorizia Nuoto –: sogno di studiare a Pavia, dove c’è una scuola superiore prestigiosa, altrimenti resterò qui in regione, a Trieste o Udine».
Come lei il 100 e lode se l’è meritato anche Gaia Gazzano, che a sua volta si vede medico, un domani, magari un chirurgo. Ma intanto confessa un pizzico di malinconia per la conclusione anomala della sua esperienza alle superiori. «Senza la pandemia l’esame sarebbe stato forse persino più difficile, con tutte le prove scritte, ma avremmo condiviso ansia a ostacoli sui banchi, in classe, tutti assieme – dice -. È stato un peccato vivere così l’ultimo anno di un percorso nel quale credo di aver dato tanto alla mia scuola, proponendo da rappresentante degli studenti diversi progetti. Ho sempre pensato al liceo come a una grande comunità, quasi una famiglia».
Pur senza la lode, possono brindare in questi giorni ad un risultato straordinario anche altre due bravissime diplomate del Dante, Beatrice Volpato e Gaia Santarelli, entrambe premiate dal “cento”. Beatrice, che ringrazia i suo docenti per la vicinanza dimostrata in questi mesi complicati, anche con la didattica a distanza, si immagina un giorno ricercatrice, e studierà Fisica all’università. «Può sembrare strano, visto il percorso umanistico delle superiori, ma è un desiderio che è nato in me fortissimo – racconta –. Tutto è cominciato durante un seminario che abbinava la filosofia alla fisica: la materia mi ha affascinato a tal punto da convincermi che sarebbe entrata a far parte della mia vita». Intanto però Beatrice realizzerà un sogno più semplice e immediato, delle vacanze con gli amici e le amiche più care, dopo mesi di lontananza e clausura forzate.
«Non mi sembra nemmeno vero di aver concluso il liceo – ammette invece Gaia Santarelli –, probabilmente anche per l’assenza fisica dalla scuola nella seconda metà dell’anno. Ma recupereremo un po’ dei momenti persi organizzando un bel saluto tutti assieme, tra compagni e professori». Il futuro un po’ più lontano, invece, vedrà probabilmente Gaia a Trieste, alla scuola per traduttori e interpreti. A studiare inglese, in primis, e poi una tra tedesco e francese, e arabo o russo. «Sono convinta – dice –, che sia la strada migliore per il mio domani». —
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