Il bomber dell’Eccellenza arrestato per spaccio di droga
Il calciatore Fabio Martignoni, ex bomber del Monfalcone in Eccellenza, è stato arrestato dai carabinieri davanti a un bar del centro di Monfalcone. Le accuse: detenzione e spaccio di cocaina. Nella casa di Martignoni sono stati ritrovati 40 grammi di polvere bianca
MONFALCONE
Il calciatore Fabio Martignoni, bomber del Monfalcone in Eccellenza fino a due anni fa, è stato arrestato dai carabinieri con un blitz davanti a un bar del centro di Monfalcone. Le accuse: detenzione e spaccio di cocaina.
L’arresto è avvenuto sabato sera nei pressi del bar Sant’Ambrogio, uno dei locali monfalconesi che il calciatore aveva continuato a frequentare anche se da due anni non vestiva più la casacca azzurra. I carabinieri sono sembrati andare a colpo sicuro: Martignoni, che ha 33 anni e risiede ad Attimis, sarebbe stato trovato in possesso di una decina di grammi di cocaina. Ma da una successiva perquisizione nella sua abitazione, in Friuli, sarebbe saltata fuori un’altra quarantina di grammi di droga. Troppa per un uso puramente personale.
L’arresto, sul quale i carabinieri mantengono un rigido riserbo, è scattato con un’operazione-blitz che avrebbe coinvolto i militari di Gorizia, Gradisca e Faedis. Tutto lascia supporre che si tratti del tassello di un’inchiesta più vasta, partita probabilmente da indagini nella zona di Udine.
Un’azione mirata, dunque. Due auto dei carabinieri si sono appostate in via Fratelli Rosselli, alcuni militari sono scesi, hanno attraversato il parco-giochi Unicef e si sono presentati in via Sant’Ambrogio, in piena zona pedonale. Qui hanno subito identificato Martignoni, che era assieme a dei conoscenti monfalconesi, e lo hanno portato via. Tutto è accaduto nel giro di pochi minuti.
Ma la scena non è passata inosservata ai molti frequentatori del bar, tradizionale luogo di ritrovo dei giovani monfalconesi e che Martignoni era solito frequentare assieme alla sua ex squadra nei dopo-partita ma anche successivamente, visti i legami mantenuti dal giocatore a Monfalcone. La voce dell’arresto si è subito sparsa in città e ha raggiunto anche la società calcistica. È probabile che il calciatore sia rimasto invischiato in un’indagine relativa a un traffico di droga tra il Friuli e l’Isontino. Lo confermerebbe il coinvolgimento dei militari delle due province. Ed è probabile che l’arresto sia avvenuto a Monfalcone a ragion veduta.
I militari probabilmente sapevano che il giovane avrebbe avuto della droga con sè. Una volta identificato e bloccato, il calciatore è stato sottoposto subito a una perquisizione personale. E addosso gli sarebbero stati trovati una decina di grammi di cocaina e una somma di denaro di provenienza sospetta. Ma è stato nella successiva perquisizione domiciliare, ad Attimis, che sarebbe stata rinvenuta dell’altra cocaina, un quantitativo rilevante, pare, quasi 40 grammi.
Indagini sarebbero ancora in corso per fare chiarezza su un vasto giro che avrebbe le sue ramificazioni in Friuli e nell’Isontino. Martignoni, che viene da una famiglia benestante di Attimis, da due anni gioca nella squadra della Virtus Corno di Corno di Rosazzo, in Eccellenza. Per otto anni è stato uno dei giocatori-simbolo del Monfalcone calcio dove ha praticamente iniziato la sua carriera e dove è tornato, due anni fa, per disputare ancora una stagione.
Attaccante di razza, capace di mettere a segno una quindicina di reti a stagione in un campionato difficile come quello di Eccellenza, ha lasciato molti rimpianti tra i tifosi azzurrri, anche per le sue doti caratteriali. Anche per questa ragione il suo arresto ha suscitato clamore e meraviglia.
Riproduzione riservata © Il Piccolo
Leggi anche
Video