Il boom di cremazioni fa raddoppiare Muscoli

CERVIGNANO. Boom di cremazioni per l'impianto di Muscoli: in un anno le domande sono cresciute dell'11%. Nel 2015 le cremazioni sono state in tutto 2300 mentre nel 2016 sono salite a 2566. Nei primi...
Altran Mf-il cimitero
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CERVIGNANO. Boom di cremazioni per l'impianto di Muscoli: in un anno le domande sono cresciute dell'11%. Nel 2015 le cremazioni sono state in tutto 2300 mentre nel 2016 sono salite a 2566. Nei primi mesi del 2017 le richieste continuano ad aumentare. Alla luce dei dati, l'amministrazione annuncia la decisione di procedere con la realizzare di un secondo impianto, che avrà un sistema particolarmente avanzato per quanto concerne le immissioni. I lavori sono già iniziati. Il nuovo impianto entrerà in funzione a partire da marzo. «Ogni anno - conferma Cristian Boemo - le domande aumentano del 10%. Le richieste arrivano da tutta la regione ma anche dal Veneto. Il secondo impianto, che entrerà in funzione a breve, sarà dotato di alcune sonde per il controllo dei fumi emessi. A oggi il 50% dei cittadini sceglie la cremazione. Nel nostro impianto, in base ai permessi ricevuti, sono al massimo 12 le cremazioni che vengono effettuate quotidianamente». Per quanto riguarda il "caso" diossina, scoppiato lo scorso anno, come già ricordato non c’è stato nessun inquinamento nell’area esterna al crematorio ma l’attenzione resta alta. Le analisi effettuate dai tecnici Arpa Fvg hanno appurato valori nettamente al di sotto rispetto a quanto previsto per legge. Lo scorso mese di luglio, l’impianto di cremazione era finito al centro delle polemiche dopo lo stop per 48 ore in seguito allo sforamento del livello massimo di diossina. In quell’occasione, l’Arpa e i tecnici dell’area ambiente della Provincia avevano effettuato un sopralluogo, che si era reso necessario nel momento in cui la Ser.Cim (che gestisce il crematorio) aveva segnalato che, nel corso dei controlli periodici, erano stati rilevati superamenti dei limiti per le diossine. Era emerso che il superamento era stato provocato da un’anomalia elettronica, che aveva inciso sul funzionamento della coclea di dosaggio del reagente utilizzato per abbattere gli inquinanti di processo. L’ente fa sapere che i controlli preventivi proseguiranno.

Elisa Michellut

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