Il borgo di Babici in festa per l’asilo italiano

UMAGO. Il piccolo borgo di Babici in festa per l'apertura della sezione d'asilo “Do re mi” che fa parte della scuola materna italiana Girotondo. La prima presidente della locale Comunità degli Italiani Ariella Altin che ha avuto l'onore di tagliare il nastro, ci ha dichiarato che un sogno sognato per 20 anni finalmente si è concretizzato.
È sicuramente la rete prescolare quella che negli ultimi anni ha subito lo sviluppo maggiore nella verticale scolastica in lingua italiana in Croazia e Slovenia.
Come ha ricordato il presidente della Giunta esecutiva dell'Unione Italiana Maurizio Tremul, da 4 anni a questa parte sono stati costruiti o ricostruiti 5 edifici adibiti all'educazione prescolare.
Tra questi quello di Zara che ha segnato lo storico sconfinamento del sistema scolastico della Cni ben oltre i tradizionali confini del territorio istroquarnerino. Per la sezione Do re mi, cosi si chiama, il governo italiano ha erogato qualcosa come 270 mila euro.
Come sottolineato dalla direttrice del Girotondo Roberta Lakoseljac, nel territorio umaghese la rete prescolare italiana ha compiuto passi da gigante rispetto al 1965 quando il regime jugoslavo permise la riapertura dell'asilo italiano.
All'epoca i piccini iscritti erano solo 4 mentre oggi il numero è salito a 220 ripartiti in 7 sezioni che ricoprono praticamente tutto il territorio. Sono dislocate infatti a Moella, Comunella, Salvore, Petrovia, Punta, Babici e quella centrale a Umago.
L'attuale presidente della Comunità degli Italiani Roberta Grassi Bartolic ha ringraziato coloro che si sono prodigati per la realizzazione del progetto, in primo luogo il governo italiano.
Il sindaco di Umago Vili Bassanese si è compiaciuto del fatto che la città sia al primo posto in Croazia per lo standard pedagogico negli asili. Il nuovo presidente dell'Università popolare di Trieste Fabrizio Somma si è soffermato sull'importanza dell'educazione prescolare per il futuro della Comunità italiana e ha ringraziato il suo predecessore Silvio Delbello per i risultati raggiunti nel suo mandato.
Il Console Generale d'Italia a Fiume Renato Cianfarani ha ribadito l'impegno della madrepatria a favore della sua unica minoranza autoctona oltre i confini nazionali.
Dal canto suo il presidente dell'Unione Italiana Furio Radin ha sottolineato che nella nuova istituzione i bambini impareranno la lingua italiana che nella comunicazione giornaliera useranno assieme all'istroveneto, al croato e al ciacavo diventando cosi dei veri istriani.
(p.r.)
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