Il Caffè Stella Polare vestito di nuovo
Riaprirà i battenti oggi lo storico caffè Stella Polare, all'angolo tra via Dante e piazza Sant'Antonio. Una nuova gestione all'insegna delle novità, con un'attenzione particolare ai turisti ma allo stesso tempo una cura delle tradizioni e della clientela abituale. Rinnovato in parte lo spazio interno, che diventa più luminoso, senza grandi stravolgimenti, mentre gli arredi esterni sono stati completamente sostituiti. Il locale, di proprietà della comunità serbo-ortodossa, era stato chiuso un paio di mesi fa a causa dei lavori necessari per il rifacimento dell'impianto fognario, uno stop dell'attività che era coinciso con il cambio di gestione.
I nuovi arrivati, Bruno Clai e Allen Brassi (Polare s.a.s.), sono del mestiere, dopo aver avviato con successo e con nuovo impulso anni fa il Risto-Bar Vittorio Veneto, al piano terra del Palazzo delle Ferrovie. «Per la Stella Polare, situata in un punto di grande passaggio turistico, vogliamo dare ampio spazio ai prodotti tipici del territorio – spiegano i nuovi gestori - gli avventori abituali e chi arriva da fuori città potranno così assaggiare uno Jamar o uno Mlet, accompagnati da qualche goccia di olio Tergeste D.O.P. o da un filo di miele del nostro Carso, sorseggiando una Vitovska o una Malvasia istriana. Anche i nostri dolci tipici avranno un loro spazio. Col cambiare delle stagioni inoltre si modificherà l'offerta dei prodotti proposti. L’intento è di creare, per il turista di passaggio che non ha la possibilità di raggiungere il Carso, un angolino in città dedicato a quei prodotti eno-gastronomici di cui tanto andiamo fieri. Sarà realizzata anche una brochure multilingue, di facile consultazione, che permetterà a chi passa per Trieste di apprezzare di più ciò che si appresta a mangiare». Il caffè tornerà a proporre appuntamenti culturali, aprendo le porte anche nuove iniziative e nuove proposte. «Nella migliore tradizione storico-culturale la Stella Polare continuerà a ospitare personali di artisti, triestini e non solo, con il prezioso supporto del professor Claudio Sivini e degli “Amici del Venerdì”
Micol Brusaferro
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