Il calciomercato lima la proroga all’Unione

TRIESTINA Il caso Triestina fa finire “nel pallone” anche il Tribunale. Che a sorpresa anticipa di 48 ore l’udienza in cui Marco Pontrelli dovrà presentare il piano salvezza per evitare il crac dell’Unione 2012.
La proroga concessa mercoledì è stata ridotta appunto di 48 ore per esigenze di calciomercato affinchè - si legge nel provvedimento emesso dal collegio della sezione civile fallimentare presieduto da Arturo Picciotto e composto dai giudici Riccardo Merluzzi e Daniele Venier - «l’udienza non venga a sovrapporsi con la scadenza dei termini federali che potrebbero risultare decisivi per la prosecuzione dell’attività nel corso della corrente annata agonistica».
Perché in effetti lo scopo del Tribunale è evidentemente quello di chiudere la partita già lunedì (l’udienza è fissata per le 10) in modo tale da consentire, qualunque sia l’esito - fallimento o entrata in campo di un nuovo acquirente (leggasi Cri.Ma costruzioni e D&M Srl riconducibili alla famiglia Di Piero, ma anche l’Alimentare holding di Andrea Troiani o la cordata Milanese & Biasin) - di modificare la rosa vendendo o acquistando nuovi giocatori. La scadenza del calciomercato è infatti quella del 17 dicembre. Dopo la decisione di lunedì, qualunque essa sia, ci sono tre giorni di tempo per tentare di costruire la Triestina di domani. Insomma all’ultimo minuto si è avviata un’accelerazione quantomai necessaria anche perché come emerge nel provvedimento depositato ieri «sono emerse nuove prospettazioni fattuali e giuridiche da parte della società debitrice, culminate con la richiesta di differimento dell’udienza di una settimana, istanza cui non si sono opposti i creditori e il pubblico ministero».
Come dire: bisogna chiudere la partita al più presto. Perché non può più «permanere una situazione di incertezza».
E intanto si apprende che la Triestina - domenica 13 giocherà in casa contro la Luparense - potrà comunque continuare a usare lo stadio Rocco. L’ultimatum del Comune, che scadeva il 30 novembre scorso, non verrà fatto valere vista l’evidente incertezza della procedura giudiziaria in corso. La questione è stata affrontata ieri nel corso della seduta della giunta comunale nella quale sono stati analizzati i rapporti tra Comune e Unione sportiva Triestina 2012. «In termini generali - spiega il sindaco Roberto Cosolini - ritengo che, se esiste una qualche proposta di acquisto che possa scongiurare il fallimento ancora in extremis, il presidente Pontrelli debba assolutamente accettarla prendendo atto che il rapporto con gli sportivi e la città si è progressivamente deteriorato e oggi appare del tutto irrecuperabile. Solo una proprietà che sia effettivamente nuova può riuscire a ricostruire questo rapporto e rilanciare un progetto sportivo».
E, in attesa che si faccia chiarezza, lo stadio Rocco resta a disposizione. «Per quanto riguarda i provvedimenti amministrativi invece, a questo punto aspettiamo l’esito della sentenza del 14 dicembre - aggiunge Cosolini -. Mi sento però di dire con chiarezza che se per un verso consentire a una squadra di giocare le partite al Rocco ha un senso, perché la continuazione della attività sportiva è la condizione di qualsiasi tentativo di salvataggio in questa fase, dall’altro verso non esistono più le condizioni di fiducia per il rapporto di concessione dello stadio e degli uffici così come è stato deliberato un anno fa. Solo una nuova proprietà con un progetto societario affidabile potrebbe essere presa in considerazione dal Comune. Se così non sarà, procederemo alla revoca dell’affidamento».
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