Il calzaturificio Bea salva la Passicomodi

L’azienda di Gonars è fallita, ma con l’offerta viene garantita la possibilità di continuare la produzione
Di Alessandra Ceschia

GONARS. Una “staffetta” per dare continuità a una delle ultime attività rimaste a testimoniare la gloriosa storia dei calzaturifici di Gonars. È stata lungimirante la scelta del Tribunale di Udine di disporre l’esercizio provvisorio per la Passicomodi di Gonars, affidata alle cure commissariali di Michela del Piero. È andato a buon fine il bando di vendita con procedura competitiva attraverso il quale la società Calzaturificio Bea ha acquistato l’azienda fallita garantendo la conservazione di tutti i rapporti di lavoro e il mantenimento dei dipendenti.

La Passicomodi assistita dall’avvocato Nicola Paolini, è stata dichiarata fallita con sentenza del 12 gennaio di quest’anno. Seguendo la strada battuta con successo da Weissenfels e Domenis, l’ufficio giudiziario ha disposto l’esercizio provvisorio per l’azienda, analoga scelta ha operato per la Stratex di Sutrio. «Il presupposto principale per concedere la società Passicomodi in esercizio provvisorio si è posto senza dubbio ai fini diurna più proficua possibilità di mantenere la continuità e l’operatività della struttura aziendale assoggettata al fallimento, oltreché a comportare indubbi vantaggi in merito a una più proficua vendita dell’azienda che così ha mantenuto un valore certamente più alto» è il commento dell’avvocato Paolini. Altro aspetto di notevole importanza e impatto sociale è quello della conservazione dei posti di lavoro di tutti i dipendenti dell’azienda che hanno così potuto proseguire il loro lavoro con la società aggiudicataria. L’esercizio provvisorio è dunque proseguito sotto la direzione della curatela fallimentare, che ha incaricato un professionista di effettuare una valutazione del compendio aziendale.

Mentre l’attività proseguiva all’interno dell’azienda, il Calzaturificio Bea di Gonars attraverso l'avvocato Paolini ha presentato un'offerta irrevocabile d'acquisto, offrendo la somma come da perizia più le opportune garanzie per l'importo totale di 185.179 euro.

Frattanto, mentre l'attività proseguiva all'interno dell’azienda la curatela ha pubblicato il Bando di vendita con procedura competitiva partendo da 185.179 come base d’asta, vale a dire il prezzo offerto dal Calzaturificio Bea srl. Non essendo giunte altre offerte, Calzaturificio Bea si è aggiudicato provvisoriamente l'azienda. Nei giorni scorsi, davanti al notaio sono stati definiti gli accordi. Sono stati venduti i beni immobili con relative pertinenze ed accessori, macchinari e attrezzature, software e mobilio, magazzino e rapporti contrattuali. È stato quindi definito il subentro nel contratto di locazione. (a.c.)

Riproduzione riservata © Il Piccolo